Prima il plauso della capitale politica, con un Barack Obama che vede in Monti l’uomo giusto per evitare il fallimento dell’euro e far risalire la china all’Italia. Poi il bis nella capitale finanziaria, New York, con la fiducia dei mercati. Super Mario, come è stato ribattezzato anche negli States il presidente del consiglio italiano, ha convinto, a quanto pare, il gigante a stelle e strisce. Ritorna in Italia con la convinzione di aver intrapreso la strada giusta per fare uscire dalle secche l’Italia e la determinazione a fare le riforme. Senza una loro piena realizzazione tutti gli sforzi fino ad ora fatti sarebbero vani. Altri sacrifici, fa capire Monti, potrebbero esserci per gli italiani ma porteranno dei frutti fino a pochi mesi fa insperati. Tanto che prima di ripartire manda un messaggio a Roma: “Torno più determinato che mai sul piano interno, tornerò già nelle prossime ore a proseguire l’azione sulle riforme economiche”. Intanto incassa un sostegno politico pieno di Obama con parole “al di là di quanto ci saremmo aspettati”. Quanto ai mercati “c’è molto interesse per l’Italia e per il mercato italiano una volta che l’economia si consoliderà nel suo miglioramento”. Mario Monti pensa di aver convinto gli investitori a stelle e strisce sulla solidità economica dell’Italia. Gli investitori chiedono a Roma “di continuare quello che abbiamo cominciato a fare e che viene molto, molto apprezzato”, ha sottolineato il premier. Ma se il giudizio di mercati e governi stranieri è fondamentale, tuttavia non sono certo loro a decidere le politiche italiane. “Quello che avviene in Italia è per totale determinazione degli italiani: governo, Parlamento e opinione pubblica”, e il “forte apprezzamento per le riforme economiche e il nostro contributo a stabilità” è “un riconoscimento per tutti gli italiani che comprendono che le riforme porteranno a un futuro migliore per i nostri figli e per le future generazioni”. Riconoscimento anche “al Parlamento e ai partiti”, che “con grande senso di responsabilità” appoggiano le riforme dell’esecutivo. In più occasioni Monti assicura che la comunità internazionale non deve temere il ‘ritorno della politica’ quando si esaurirà l’esperienza dei tecnici. “L’ho voluto sottolineare a tutti gli interlocutori, che mi chiedevano cosa succederà da qui in avanti. Ho voluto dire a tutti che i partiti stanno appoggiando le riforme con senso di responsabilità verso il Paese e non si vede perché non dovrebbe essere così anche alla fine dell’esperienza di questo governo”.
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