Monti: “Da governo Berlusconi poche riforme, ancora molto resta da fare”

Proseguire nel cammino delle riforme.  Ha le idee chiare Monti sul futuro del governo italiano, futuro che non lo vedrà protagonista. "Durante il precedente governo, ribadisce il presidente del Consiglio,  delle riforme sono state fatte ma lasciando moltissimo da fare; per questo chiunque vincerà alle elezioni dovrà cercare di dar seguito alle riforme”. Intervenendo ad un convegno dell’Anfia, il premier  invita poi  alla “prudenza” nel giudicare le riforme fatte dal governo ribadendo “che sarebbe un peccato se si desse un giudizio ipersemplificato sugli effetti che queste hanno avuto”.

“Paradossalmente interrompere una riforma prima che possa aver dato i propri frutti è perfino peggio che non fare la riforma”, afferma Monti. “Le riforme hanno bisogno di tempo, mentre i costi sono immediatamente percepiti”. Dunque, “interrompere una riforma è peggio che non farla”.

“Noi tutti siamo corresponsabili dell’andamento delle quotazioni dell’immagini dell’aggettivo italiano”, afferma il capo del governo. Ognuno di noi “sposta la quotazione di questo aggettivo”.

“L’industria italiana ha particolarmente scontato il lento ma inesorabile processo di erosione della competitività che è stato a lungo sottovalutato”, aggiunge Monti, sottolineando che non si tratta di un processo “inesorabile”. “La stabilizzazione dei titoli del debito pubblico realizzata in questi mesi è presupposto essenziale per far ripartire il credito alle aziende. In tutti questi mesi, l’azione che è stata svolta dal Governo è stata quella di fare dell’Italia un partner credibile nei bilanci per competere senza timori reverenziali”, dichiara il premier.

 E dalla parte di Monti, si schiera anche il ministro delle finanze tedesco  Wolfgang Schaeuble : “Il Governo Monti ha fatto meglio del suo predecessore”, “è stato un governo con molti successi e progressi”: ha dichiarato il ministro, aggiungendo che “tutti lo sanno ma io ripeterò sempre la differenza tra Monti e il suo predecessore”.

Soldisarietàall’Italia viene espressa anche dal premier greco Antonis Samaras: “Spero che le cose vadano bene in Italia”, ha dichiarato il primo ministro ellenico, intervistato ad Atene. “Noi siamo solo il 2,5% dell’economia europea e abbiamo creato tutti questi problemi all'Europa. Spero che le cose vadano bene in Spagna che é più grande ma anche in Italia che è ancora più grande”.

 

 

 

 

 

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