La salita in politica del professore Monti sarà accompagnata da una lista che avrà un chiaro riferimento al suo nome. “Qualcosa tipo ‘Con Monti per l’Italia’”. Ad annunciarlo è lo stesso senatore a vita intervenendo a ‘Unomattina’. “La lista, spiega il premier, rappresenterà “un movimento di cittadini, di organizzazioni della società civile, di volontariato per fare insieme qualcosa per l’Italia”, ha spiegato ancora Monti.
Inoltre, si tratterà di una lista unica al Senato. “Alla Camera dipende dalle ultime interpretazioni della legge, un aspetto che sarà definito nei prossimi giorni”, ha aggiunto il premier.
Intervistato da Franco Di Mare il presidente del Consiglio dimissionario, spiega che il suo sarà lo schieramento per le riforme, “superando le logiche di destra e sinistra”.
“Non è un caso che Ichino e Cazzola si muovano verso di noi, lasciando Pd e Pdl”, ribadisce il professore.
Poi risponde a Fassina che lo aveva criticato, parlando di “una lista che sembra quella del Rotary”. E’ più informato di me, perché ancora la lista non c’è.
Ed in merito all’attacco riservatogli dal Cavaliere, ha dichiarato: “Silvio Berlusconi: Poco credibile? Se lo dice lui…”. E aggiunge, “é volatile sulle vicende umane e politiche negli ultimi tempi”!.
“Se il presidente Berlusconi ritiene che io sia poco credibile – continua ancora Monti – vuol dire che per lui sono poco credibile, ma ci sono anche altri giudizi. E questo è il giudizio di una persona che ha dimostrato una certa volatilità di giudizio sulle vicende umane e politiche degli ultimi tempi”,
Riguardo invece alle possibili alleanze post voto e al ticket con Bersani dichiara: “Tagliare le ali è una buona cosa”.
“Bersani dovrebbe essere coraggioso e silenziare un po’ la parte conservatrice del partito”: afferma il premier uscente a Unomattina facendo riferimento alle critiche che arrivano dalla sinistra del Pd alle politiche che il Professore ha messo in atto e che vorrebbe proseguire.
“Spero e credo che questo sia un fenomeno non effimero e che durerà”, conclude Mario Monti facendo presente che lo spread é sceso per effetto dell’ accordo sul fiscal cliff e sul rientro di fiducia sull’Italia da parte dei capitali all’ estero e italiani”.
Poi Monti riserva ancora un attacco al Cavaliere: “In passato abbiamo assistito a molte promesse di riduzioni di tasse non sostenute da fattibilità per questo sono molto cauto”. E riferendosi all’imminente competizione elettorale, continuando sul tema tasse, aggiunge: “naturalmente abbiamo dovuto essere molto tassatori, e non sempre ‘cortesi’, data l’estrema crisi finanziaria del Paese”. “E’ chiaro – prosegue – che la prospettiva deve essere quella della riduzione graduale dell’imposizione, a partire da quella che grava sul lavoro” Il presidente del Consiglio dimissionario sottolinea inoltre che “lotta a evasione e controllo della spesa sono stati effettuati con maggiore attenzione da questo governo che in passato”. Allora, avverte anche oggi il Professore, “se non si vuole essere prestigiatori in materia fiscale, se non si vogliono promettere riduzioni che poi non possono essere mantenute o peggio se si promettono riduzioni che poi – e qui Monti non trattiene una risatina ironica – vengono fatte senza che ci sia una base di sostenibilità, non si va da nessuna parte”. “E’ importante, io credo, quello che si dichiara e, nel caso di un governo o di chi ha guidato un governo che ha operato recentemente su questi cantieri – rileva ancora – è importante valutare l’energia con la quale ci si è accinti in proposito”.