Monti: Manovra pronta lunedì. Punti chiave, rigore, crescita ed equità

Verrà presentata lunedì prossimo in Cdm, la nuova Manovra firmata Monti. A confermarlo, lo stesso premier, che ha anche specificato che le linee guida da lui seguite nell’ elaborarla, sono state “rigore, crescita ed equità”.
Il governo infatti, intende “introdurre” già nei provvedimenti di lunedì “riforme strutturali”, utili alla “la riduzione del disavanzo pubblico”.

Le ulteriori “”misure strutturali” del governo saranno “disegnate in modo da avere effetti di riduzione del disavanzo già nel breve termine”, in modo da essere sicuri anche in caso di peggioramento del ciclo sia assicurato l’obiettivo del pareggio bilancio.

“‘Agiremo per vedere l’Italia in modo più possibile incisivo nel dibattito in sede Ue”, ha ribadito Monti, che poi ha aggiunto: “E’ importante per l’Italia restare accanto a Germania e Francia, essendo la terza economia nella zona euro, ma lo vogliamo fare mantenendo il più fecondo rapporto possibile con l’Ue, con il metodo comunitario”.

Durante gli incontri europei “ho dato un grado di dettagli inferiore a quelli dati in Italia nelle presentazioni in Parlamento” sulle riforme strutturali. Ha spiegato il premier. “L’Europa non ha bisogno di essere imbrattata da politici nazionali che trovano comodo addossare all’Ue le responsabilità di altri. Lo snodo dell’8-9 dicembre sarà fondamentale. Ciò che sarà deciso o non deciso avrà il verdetto dei mercati. Mercati che non ho mai demonizzato anche se non vanno presi come divinità, rappresentano la percezione collettiva su quello che fanno i singoli paesi” ha continuato il premier, che poi ironizzando sui tempi della manovra, ha affermato:

“Un record di velocità non di lentezza, non è che se uno si taglia i capelli vuol dire che è in ritardo…”. Il riferimento era al suo nuovo taglio di capelli, immortalato domenica sulla stampa.

Monti lancia poi  un “appello al senso di urgenza e responsabilità” per arrivare rapidamente anche al varo degli interventi sulle pensioni. E ricorda che se l’Italia non riuscisse a fare ciò che deve “le conseguenze sarebbero molto gravi per tutti”.

Per quanto riguarda l’ ipotesi di un aiuto dal Fmi, il Presidente ha affermato che “non è mai stata presa in considerazione”.
Eurobond, Monti “ Ci vuole mente aperta”. “Si tratta di una materia che deve essere affrontata con mente aperta”. Così il premier e ministro del Tesoro Mario Monti ha espresso la sua posizione sugli Eurobond nel corso del dibattito pubblico dell’Ecofin ancora in corso in cui diversi paesi hanno espresso invece perplessità.

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