Monti: Misure prese ispirate dai giovani. Napolitano: Rigore e coesione per impegni dell’Italia

Nella sua prima visita ufficiale in una città italiana in veste di presidente del consiglio, Mario Monti riceve, oltre gli applausi, le prime contestazioni. Il premier, a Reggio Emilia, in occasione della sua visita per le celebrazione del 215° anniversario del Tricolore, dopo essere stato accolto da applausi nella piazza dove ha sede il Comune, ha subito una contestazione al suo arrivo al teatro municipale dove ad attenderlo, tenuti però a debita distanza, vi erano numerosi sostenitori della Lega affiancati, a qualche decina di metri, da giovani de La Destra, mentre di fronte alla piazza a contestare il capo del governo, vi erano alcuni militanti di Rifondazione comunista. Nel suo discorso alle autorità cittadine il capo del governo ribadisce l’importanza dei giovani per il futuro dell’Italia.

“I giovani sono la chiave di ispirazione delle misure che il nostro governo con molta rapidità e incisività si è trovato a dover prendere nel mese scorso – ha detto Monti – e che dovremo prendere ancora per qualche tempo”. Il presidente del Consiglio ha poi consegnato al sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, il primo Tricolore d’Italia ricordando come la città campana sia stata la prima capitale del dopoguerra “e questo – ha sottolineato – è anche un simbolo di come dobbiamo vedere l’Italia, di come dobbiamo unirci perché l’Italia sia sempre più forte e rispettata in Europa e nel mondo”.

In occasione della Giornata nazionale del Tricolore, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio al sindaco di Reggio Emilia in cui invita a una “maggiore e più matura coesione sociale”, unita a “rigore ed equità” per assolvere i “gravosi impegni” del Paese.

Nella lettera inviata al sindaco Graziano Delrio, rivolto anche al premier Mario Monti, alla cittadinanza di Reggio Emilia ed alle autorità presenti alle celebrazioni per i 215 anni del primo Tricolore, il presidente della Repubblica ricorda che “un anno fa, il 7 gennaio 2011, a Reggio Emilia, in occasione della Giornata nazionale del Tricolore, rinnovai il mio appello a fare delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia un importante percorso di approfondimento e di riflessione comune sul lungo processo storico di costruzione dell’Unità nazionale e sui valori che lo hanno contrassegnato”.

“Gli eventi organizzati in tutta la penisola per questa ricorrenza, grazie ad una grande mobilitazione popolare, segno di un ritrovato orgoglio nazionale, hanno avuto come riferimento più immediato e percepibile la bandiera, che i Costituenti non a caso -sottolinea il Presidente della Repubblica- scelsero come vessillo della repubblica, simbolo dell’Italia una e indivisibile e dei valori e principi di democrazia, solidarietà e promozione delle autonomie compiutamente e definitivamente sanciti nella nostra Carta costituzionale”.

“In questa tensione verso una maggiore e più matura coesione sociale vanno anche oggi rintracciate le energie positive che possono consentire di affrontare le difficoltà della situazione presente –  conclude Napolitano – assolvendo ai gravosi impegni che sono di fronte al nostro paese con rigore ed equità”.

 

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