E’ ancora scontro tra Monti e Berlusconi. Questa volta il professore risponde agli attacchi del Cavaliere in occasione i un’intervista a ‘Radio Anch’io”. “La salita in politica per me è un’operazione che trasforma dentro la mia coscienza. Mi è sempre piaciuto stare al di fuori o al di sopra delle parti e se stessi stato tranquillo avrei avuto prospettive serene, qualcuno dice il Quirinale, ma sarei stato utile al paese? Non lo so, credo che mi sentirò al di fuori delle parti e questo mi dà disagio, ma sarò da parte di paese che vuole andare avanti”.
Ed in merito al suo ‘aspirare’ al Quirinale, ha aggiunto: “non è mai stato mio obiettivo, chi può proporsi un obiettivo di quel livello? Ma gli osservatori politici dicono che quella sarebbe stata una eventualità probabile, oggi forse meno probabile”, ha spiegato Monti.
Riguardo invece alla commissione d’inchiesta sulla congiura che ha portato al governo di lo stesso Monti, come suggerito da Silvio Berlusconi? “La trovo un’idea interessante, stravagante, tardiva. Ben venga”, ha detto il premier.
Quanto alle critiche e agli elogi che gli ha rivolto Silvio Berlusconi, Monti si è detto “confuso”. “Berlusconi – ha detto il premier – in queste settimane ha oscillato, con armi a dir poco improprie come il richiamo ai valori delle famiglie che sarebbe assente nei miei propositi, cosa che si commenta da sé. In altri momenti, in cui allora sarei stato leaderone, mi ha generosamente chiesto di prendere la guida dei moderati. Sembra un secolo fa ma era poco tempo fa. Ha detto che il governo ha fatto solo disastri e in altri momenti, solo poche settimane dopo, che il Governo dei tecnici ha fatto tutto quello che era possibile fare. Spero che gli elettori siano meno confusi di me”.