Monti. “Non servono altre manovre. Avanti con le liberalizzazioni”. Art. 18: Non devono esserci tabù

“Non occorrono nuove manovre ma altre operazioni”. Lo ribadisce il presidente del consiglio, Mario Monti, intervenendo alla trasmissione ‘Che tempo che fa’ su Rai3. I conti ora sono al sicuro grazie “alla manovra il governo ha proposto, il Parlamento l’ha approvato e gli italiani molto responsabilmente lo hanno accettato. E un’operazione grossa anche in base agli standard Ue mette in sicurezza i conti pubblici conseguendo l’obiettivo che non il mio governo ma quello precedente ha accettato e cioè il pareggio di bilancio nel 2013. Dal punto di vista dei conti pubblici non occorrono altre manovre, quello che occorre sono alte operazioni di politiche economica meno indigeste”.

Liberalizzazioni. Il premier vuole agire rapidamente. Mario Monti vuole arrivare all’Eurogruppo del 23 gennaio con un primo pacchetto di misure approvato. Non gradisce il termine liberalizzazioni, “può sembrare un termine in parte ideologico”, e spiega che “qui si tratta di ridurre quelle protezioni, quei diversi modi in cui ogni categoria in Italia più che in altri Paesi cerca di avvantaggiare chi è incluso nella roccaforte rispetto a chi è fuori”. Non entra nei particolari, resta molto evasivo, e non indica esplicitamente ‘le categorie professionali che vedranno diminuiti, nelle prossime settimane, tanti sui privilegi’.

Incontro con la Merkel.  Il premier parla del prossimo summit che avrà con la cancelliera tedesca, Angela Merkel.
“La Germania – spiega il premier ospite della trasmissione ‘Che Tempo che fa’ – ha un’opinione pubblica comprensibilmente preoccupata di dover pagare un giorno per comportamenti leggeri di altri paesi in Europa. Il mio sforzo nell’incontro che avrò mercoledì con la Merkel sarà quello di mostrare due cose: primo che l’Italia è ben lungi da tenere comportamenti irresponsabili, la maturità con cui l’opinione pubblica e il sindacato hanno accolto le pesanti misure imposte può essere da esempio per altri Paesi e, contemporaneamente mostrerò alla Merkel che soprattutto la Germania trae benefici dal mercato unico e dall’ euro”. “E’ un discorso che si può fare da pari, è interesse della Germania, della Francia e nostro Paese che via via che i singoli Paesi danno prova di recuperata virtù, noi non lo facciamo non perché ce lo chiede l’Ue, ma per non dissipare il futuro dei nostri figli è giusto e doveroso che decisioni prese collettivamente in Europa siano tali da dissipare i dubbi sulla solidità dell’euro”. Accenna all’euro che “non è in crisi, va un po’ su o giù, ma come moneta non è in crisi”. Per il premier “ha mantenuto solidamente il potere d’acquisto rispetto ai beni che compriamo ed il rapporto di cambio con il dollaro”. “Il problema è che nella zona euro un certo numero di Paesi hanno avuto o hanno gravi squilibri nelle finanze pubbliche”. Quanto all’Italia la situazione è difficile ma incoraggiante. “Abbiamo un debito pubblico elevato in rapporto al Pil però, negli anni recenti ed in particolare negli ultimi due mesi, il nuovo comportamento del settore pubblico è molto più virtuoso”. “Addirittura, l’equilibrio di bilancio nel 2013, che vuole dire che al netto degli interessi l’Italia avrà un avanzo di bilancio, è qualcosa che nessuno in Europa può dire di avere”.

TobinTax. Il premier ribadisce a Fazio la volontà del suo esecutivo di applicare la Tobin Tax. “Il governo Berlusconi – spiega Monti ospite della trasmissione ‘Che tempo cha fa’ – ha marcato la sua opposizione a questo in sede europea; io ho segnalato invece l’apertura del governo italiano. Siamo disposti a lavorare, ma mai e poi mai solo se questa fosse solo per l’Italia, ma in un fase in cui abbiamo molto interesse ad ottenere la collaborazione stretta con paesi come la Germania e la Francia, perché no? E lo dico non perché io sia stato allievo di Tobin”.

Banche e rientro dei capitali dalla Svizzera. Mario Monti ribadisce che il sistema bancario italiano è stabile e la volontà di giungere ad un accordo con la Svizzera sui capitali italiani espatriati. “Stiamo guardando a questo argomento” ma “Germania e Gran Bretagna hanno fatto qualcosa che l’Ue non ha gradito: accordi bilaterali”. “Sono stato il primo quando ero Commissario europeo nel 1999” ad intervenire sull’argomento, sottolinea il professore. “A nome della Commissione europea sono andato a Berna per avviare il primo duro negoziato con la Svizzera perché accettasse di applicare alcuni principi sulla direttiva della tassazione del risparmio e sono stati fatti passi avanti”. “Se vogliamo gli accordi di Germania e Gran Bretagna sono il risultato ultimo di questo accordo. La pressione sulla Svizzera viene esercitata. La Svizzera non è l’unico Paese al mondo che ha un occhio di riguardo, magari chiuso, sui capitali esteri ma in questi anni la politica nei confronti di questi paradisi fiscali è cambiata. E la Svizzera si è comportata di conseguenza. Non è più come prima”.

Lavoro e art. 18. “Il nostro governo ha un atteggiamento mentale è un’agenda specifica. L’atteggiamento mentale è quello di considerare che niente debba essere considerato un tabù tra le forze civili come il sindacato, il mondo produttivo e il governo pensando al futuro del Paese. In questo senso il mio ministro del Lavoro Elsa Fornero aveva citato l’articolo 18”. “Queste materie –spiega il presidente del consiglio- sono dominate dal diritto del lavoro e da certi simboli, ora però siamo in una fase in cui c’é un disperato bisogno non di simboli, ma di lavoro non precario”.  ‘Rispettare la ricchezza se paga le tasse’. La ricchezza non sia una rendita – ha affermato il premier Mario Monti – e paghi decorosamente i tributi. Vorrei gli italiani più orgogliosi quando sono ricchi e non imbarazzati. Possono restituire parte di questa ricchezza non solo con le tasse ma anche con la filantropia.

Rai. Per il premier la privatizzazione della Tv di Stato ora non rappresenta una urgenza, ma resta nella sua agenda di lavoro. “La Rai non è venuta come urgenza numero uno nella mia attività perché ci sono incombenze molto più urgenti. E’ una forza del panorama civile e culturale italiano, è una forza che ha bisogno di passi in avanti. Mi dia qualche settimana e lei vedrà”.

Lotta all’evasione. Rappresenta uno dei capisaldi del suo governo e lancia una vera e propria lotta, senza quartiere, all’evasione fiscale. Per Monti la ricchezza va “rispettata perché è un valore” e non il demonio. “Gli italiani quando sono ricchi non si devono imbarazzare ma si devono sentire orgogliosi”.
Legge elettorale. Il governo si tira fuori e Monti auspica un confronto positivo su questo tema. “Nella normalità della vita politica la legge elettorale spetta alle forze politiche e del resto questo governo ha un’agenda abbastanza piena da non sentire cogente la necessità di occuparsi di questi temi”. “Più i partiti trovano il dialogo più questo clima si riverbererà positivamente anche sulla vita del governo”.  Parlando del suo governo, aggiunge. “Governo pre-politico o politico? Non lo so e non me lo chiedo. È un governo strano: le cose si fanno. È un governo che di fronte ad un Parlamento così responsabile è riuscito a fare cose ‘importanti’ non per merito nostro, come cambiare il sistema pensionistico”. E chiude ancora una volta la strada di una sua candidatura alle prossime elezioni politiche. “Sono molto orgoglioso dei miei ministri e già il fatto di essere chiamato a dare un contributo in questa fase mi sconvolge, vedo anche altri valori nella vita”conclude Monti.

 

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