Chi fino ad ora ha dato di meno “dovrà dare di più”. Nella conferenza stampa dopo il voto bulgaro alla Camera dei Deputati, il professore, come ama farsi chiamare Mario Monti, continua a fornire “pillole” sulla sua idea di governo della crisi. “Faremo in modo che lo sforzo da fare, fiscale e di ammodernamento, si richieda alle categorie che hanno meno dato fin qui”. Il lavoro della sua squadra di governo sarà svolto con umiltà perché “non siamo un manipolo di tecnici”. Si augura un clima più pacato, sia sul versante politico che sindacale-giovanile. E denuncia le contestazioni contro l’ex premier Silvio Berlusconi, che ci sono state nei giorni scorsi. “Sono episodi che mi rattristano – dice il presidente del consiglio- che condanno e che non giovano a questo governo”. Il suo governo potrà lavorare bene e per questo chiede unità al Paese. “Per avere il consenso delle parti sociali si farà il possibile perché ci sia e si è già partito con il piede giusto nel giorni scorsi”. E’ lo stesso Monti ad annunciare la sua agenda istituzionale europea che parte la prossima settimana. Entro fine mese parteciperà all’ Eurogruppo, Summit Eurozona e Consiglio Europeo con una “capacità propositiva più avanzata di quella che ho espresso ieri al Senato e oggi alla Camera”, puntualizza il proff. Sarà con Sarkozy e Merkel la sfida più affascinante per risollevare le sorti dell’economia europea. Con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy “ieri abbiamo avuto di loro iniziativa una lunga conversazione sui problemi dell’Europa e più in generale sull’UE”. “Mi hanno incoraggiato per la mia attività di governo e abbiamo iniziato a scambiarci le prime idee” in vista dell’incontro di giovedì, spiega il premier in conferenza stampa. “Mi è stato chiesto dai due colleghi e dovrò abituarmi a chiamarli così, di dare un contributo di idee oltre che di partecipare alla discussione che avremo a Strasburgo”, aggiunge il premier. “Mi è difficile dire – sottolinea – di che cosa esattamente si parlerà”, ma certamente “di cose molto rilevanti per l’Eurozona”. Per far approvare più rapidamente e con una maggioranza quanto più ampia possibile, i suoi provvedimenti saranno presentati sotto forma di “pacchetti”. “Avrò la massima cura perché le misure sia di ulteriore risanamento finanziario sia di riforme strutturali possano essere adottate con maggiore probabilità se presentate sottoforma di pacchetto che comporta una partecipazione da parte di diverse categorie”. Durante la conferenza stampa, Mario Monti ribadisce che il suo “non è un mandato limitato nel tempo” pur precisando che “non esiste un governo che va oltre la scadenza naturale del limite fisiologico della fine della legislatura”. Il premier ha aggiunto che “la fiducia si può prendere a discrezione del Parlamento ma non avrei accettato, e in verità pochi me l’hanno chiesto, se fosse stato prefissato un termine più breve della fine della legislatura”. Durante la conferenza stampa il presidente del consiglio scherza sul titolo con il quale rivolgersi a lui. “Per me professore o presidente va bene, purché si capisca che ci si rivolge a me, e devo dire che quando mi dicono ‘presidente del Consiglio’, ancora non sono certo che stanno parlando con me”. Ma lui preferisce essere chiamato professore.
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