Sarà il Presidente del Consiglio Mario Monti ad occuparsi “personalmente” della partita sui sottosegretari e sui viceministri, comprese le trattative con le forze politiche. La conferma arriva dal ministro per gli Affari europei Enzo Moavero.
La partita sulla chiusura della nuova squadra di governo è in corso da giorni. E si gioca soprattutto tra i partiti divisi tra chi vuole tecnici di area, Pdl e Pd, e politici o ex politici, Terzo Polo. Mario Monti sa che su questa scelta si giocherà una buona fetta della sua permanenza a Palazzo Chigi. Probabilmente la scelta, come fa capire Corrado Passera, cadrà su figure “tecniche” dopo che i partiti hanno detto no ai leader politici nel Governo.
L’Udc è, al momento, il partito che sembra premere di più per avere vice ministri e sottosegretari “politici” per blindare il governo Monti fino a fine legislatura. Più tiepidi Pd e Pdl intenzionati ad optare per tecnici di area che consentirebbe loro di avere le mani libere sulla durata del governo Monti.
In ogni caso, secondo fonti del ‘terzo polo’, i contatti in corso tra i tre partiti sarebbero ancora informali ma avrebbero già portato ad uno schema: 15 sottosegretari indicati dal Pd, 15 indicati dal Pdl e 7 dal ‘Terzo polo’, con una ripartizione che ne attribuirebbe 3 all’Udc,3 a Fli e 1 ad Api. Cifre ovviamente negate nella maniera più assoluta da Pd e Pdl, che hanno più di un problema a indicare politici. Tra i nomi che girano ci sarebbe quello di Giampaolo D’Andrea, già sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento nel Governo Prodi; per il Terzo polo, invece, si parla di Francesco D’Onofrio. Per l’Economia, poi, Monti sarebbe orientato a scegliere Paolo De Ioanna, già capo di gabinetto con Tommaso Padoa Schioppa, figura che potrebbe andare bene al Pd, mentre Guido Tabellini sarebbe molto dubbioso sull’incarico. Resta forte il nome di Carlo Malinconico quale Sottosegretario alla Presidenza con delega all’Editoria.