Sembra proprio che una crescita stabile e continua sia ancora prospettiva lontana per il nostro paese che deve fare i conti con un’altalena di previsioni. Cattive notizie per l’Italia dall’agenzia statunitense Moody’s che vede un futuro a passo più lento per la crescita del Belpaese e rivede al ribasso le stime di crescita del Pil italiano dall’1,5% all’1,2% per il 2018 e dall’1,2% all’1,1% per il 2019 alla luce della ‘forza inferiore alle attese’ manifestata dall’economia nel secondo trimestre del 2018.
Per Moody’s, si legge nell’aggiornamento del suo Global MacroOutlook: 2018-19″, che aggiorna le previsioni di crescita dei paesi del G20 per il biennio, l’economia globale ‘resta solida’ ma potrebbe aver raggiunto ‘il suo picco’.
Si legge ancora: ‘Il nostro scenario di base ora presuppone che l’amministrazione degli Stati Uniti andrà avanti con alcune delle restrizioni supplementari proposte sulle importazioni dalla Cina e che esiste un rischio al ribasso delle previsioni di crescita per l’arrivo di ulteriori tariffe, simili per entità ai nuovi dazi del 25% proposti su 200 miliardi di importazioni dalla Cina e del 25% sulle importazioni di auto e ricambi auto e auto’.
Sorride invece l’economia di Eurolandia che conferma una ‘crescita più solida’, anche se in rallentamento al 2,1% nel 2018 ed all’1,8% nel 2019.
Inoltre, Moody’s ha messo sotto osservazione il rating sul debito sovrano dell’Italia, attualmente fissato a ‘Baa2’, per un possibile peggioramento.