E’ morto a Grosseto l’architetto Piero Gatti, 77 anni, ideatore insieme a Cesare Paolini e Franco Teodoro della poltrona ‘Sacco’ nel 1968, opera entrata nella storia del design italiano. Si sieda Fracchia si sieda… diceva il Mega Direttore Gianni Agus. Il pouf su cui Paolo Villaggio si adagiava ondeggiando, tracimando goffamente, è rimasto icona di stile anche grazie a quelle scene immortale di cinema. Vincitrice del Compasso d’Oro nel 1970, la poltrona informale, versatile, ‘destrutturata’ fu esposta al Moma di New York nel 1972 ed è stata riproposta da Zanotta come un’icona degli anni ’60, rinnovata nei materiali.
La storia del Sacco: Gatti, Paolini e Teodoro si presentarono all’azienda Zanotta con uno stravagante sacco in Pvc, riempito di piccole palline di polistirene semi-espanso, leggero. Era il 1968 e niente di simile per arredare una casa si era mai visto: il pouf si poteva adagiare, poggiare ad una parete, tenere in piedi, niente era definito e la libertà di seduta era perfettamente in linea con i tempi che correvano. Colorata, vestita in vari tessuti è arrivata fino a noi, dopo quasi 50 anni, con l’ultima foggia, quella per esterni.
Gatti, nato a Torino, aveva lavorato a Milano e girato il mondo prima di trasferirsi in Maremma trent’anni fa, aveva continuato la professione di architetto ma si era anche impegnato in politica, grazie all’incontro con il Movimento 5 stelle. Nel 2011 fu anche candidato come consigliere alle elezioni comunali di Grosseto. I funerali si terranno oggi alle 15 al cimitero di Sterpeto.