Morto Carlo Flamigni, padre della fecondazione assistita

È morto Carlo Flamigni, luminare della fecondazione assistita. L’uomo aveva ottantasette anni.

La notizia della morte è stata comunicata su Facebook dal figlio di Carlo Flamigni. “Ciao papà, speravo che questo momento non arrivasse mai, il dolore è grande almeno quanto il bene che ti ho voluto… Ma un giorno ci rivedremo prof”, ha scritto il figlio del Professore su Facebook.

Nella giornata del 6 luglio sarà allestita la camera mortuaria nella città di Forlì. “Se n’è andato un pezzo della mia vita e della storia della medicina bolognese e italiana. Un uomo importante, innovativo, polemista, di rottura. Lavorava ancora, non tanto come ginecologo ma era diventato esperto di bioetica, si interessava di problemi che riguardavano l’etica della riproduzione, della genitorialità. Si è battuto per i diritti delle donne, era un grande paladino della laicità. Sono rimaste famose le sue battaglie contro il conservatorismo, il conformismo, un certo tipo di cattolicesimo di retroguardia. O ancora la sua attività a difesa della 194 e per la fecondazione assistita. Inseriva questi temi in un orizzonte più generale di tolleranza, di libertà d’espressione e discelta: tutte quelle cose che in Italia, in questo momento, sono in pericolo“, lo ha ricordato Corrado Melega come riportato da la Repubblica.

Flamigni era medico, ginecologo e scrittore. Era considerato dalla comunità medica e scientifica come il padre della fecondazione assistita. L’uomo ha speso parte della sua vita combattendo per i diritti delle donne. È stato in prima linea in battaglie storiche, come quella sull’aborto.

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