Le barriere del Mose a Venezia, 5 dicembre 2020. ANSA/US CONSORZIO VENEZIA NUOVA ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

Mose: Venezia; marea frena, dighe con utilizzo differenziato

Il fenomeno dell’acqua alta a Venezia è stato frenato la notte scorsa a un rarissimo caso di scontro di venti da nord e sud che, di fatto, ha bloccato l’avanzata del mare. Nonostante ciò, il Mose è stato messo in funzione proteggendo la città.

Un utilizzo differenziato, quello delle 78 barriere mobili, che ha portato a chiusure e riaperture alle bocche di porto di Lido e Chioggia mentre quella di Malamocco è rimasta sempre aperta, permettendo il transito delle navi e la funzionalità del Porto.
Ieri sera il Mose è stato alzato, al Lido e a Chioggia per poi essere abbassato a mezzanotte tenendo sotto controllo una marea di 102 centimetri, durata dalle 19 alle 22. In laguna l’acqua si è fermata a 81 centimetri con la città all’asciutto.
Le paratoie di Lido e Chioggia sono state calate e stamane sono state risollevate, lasciando immobili quelle di Malamocco, per controllare una marea massima che ha toccato i 96 centimetri in mare e i 65 in laguna.
La possibilità di tenere aperta la bocca di porto di Malamocco ha consentito il transito delle navi da e per Marghera lungo il Canale dei Petroli.

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