GIAMPALEOTTI AL VESCOVADO DI RIETI
“Il Cammino della Misericordia “
La Via Crucis di Giampaleotti
A cura di Mauro Silani
Dal 14 al 20 Aprile 2019
VESCOVADO DI RIETI
Via di Cintia 84 Rieti
Ingresso Gratuito
COMUNICATO STAMPA
Paolo Paleotti in arte Giampaleotti torna al Vescovado di Rieti con un’opera maestra “ Il Cammino della Misericordia”, grazie alla gentile concessione di S.E.R. Domenico Pompili Vescovo di Rieti, nelle splendide sale del Vescovado.
la curatela è di Mauro Silani, fondatore e curatore del Collettivo Oxford “Il Nuovo Spazialismo Romano” di cui fa parte il maestro Giampaleotti, un progetto itinerante, in ambito di ricerca artistica e non solo, dal titolo “Arcaico e Presente”, in ambito sia nazionale che internazionale
( www.collettivo-oxford.com )
Il vernissage è previsto per domenica 14 Aprile 2019 alle ore 11 presso il Vescovado, in via Cintia 84, Rieti, l’ingresso è gratuito
“In quest’opera il maestro Giampaleotti – dichiara il curatore Mauro Silani- ha plasmato la sua tensione e ricerca spontanea verso il sacro, in senso non solo prettamente religioso ma come intenzione di compenetrazione del mistero sia artistico che mistico, un’analisi più profonda “dell’Oltre” che trascende tramite la consapevolezza dell’artista verso il Divino, uno Spirito che si manifesta in tutte le sue opere.
“Il Cammino della Misericordia – prosegue il curatore Mauro Silani-, che conta di ben XX Stazioni è una Via Crucis che, definisce benissimo questo nostro Nuovo Spazialismo Romano e il Giampaleotti ne è un degno interprete, compenetrando, come fu per Lucio Fontana, che ne produsse ben tre di Via Crucis, il mistero tragico del Golgota come un avvenimento attuale del nostro spazio-tempo contemporaneo senza fraintendimenti né tentennamenti, ma con estremo rispetto e sensibilità, rende omaggio al Grande Dono del Divino Amore”
L’Arte spontanea di Paolo Paleotti in arte Giampaleotti non ha bisogno di preliminari né tanto meno di didascalie o aggettivazioni, prerogative inutili di ridefinizioni puramente accademiche.
Un racconto che mette l’osservatore “attento” al centro di una storia personale, teatrale e coreografica.
Mai come in quest’opera la narrazione spudorata, del risveglio della coscienza dell’artista diventa consapevolezza collettiva e universale.
Giampaleotti è uno spirito libero, autodidatta approccia i materiali di recupero del suo lavoro senza timori reverenziali, culturali, o di genere che sarebbero deleteri alla rappresentazione della sua visione artistica.
Proprio di una visione si tratta e quindi è necessario seguire il percorso e il discorso che ci propone il Giampaleotti, non necessariamente cronologico ma evolutivo e spazialista
Un incarnazione artistica del “Sé” che prende forma con le sue opere scultoree.
Toccando Le corde dell’Anima, Giampaleotti ci invita ad entrare nella la vera natura della Materia, quella profonda e sacra, una dicotomia che sottende all’eterno dilemma tra “Presenza” e “Assenza” rompendo quella sottile membrana che ci separa dal Divino.
Nel gennaio del 2018 il Giampaleotti ha aderito al “Collettivo Oxford”.
Il “Collettivo Oxford”, si è costituito nel gennaio 2018, per unire l’interesse per la divulgazione artistica, scientifica e filosofica, partendo da radici comuni. nasce dagli incontri e simposi avvenuti a Roma presso l’Hotel Oxford in via Boncompagni 89,
Da questi incontri è nato un vero è proprio movimento artistico denominato “ARCAICO E PRESENTE”, la cui cifra di lettura è stata riconosciuta dal maestro Gianpaolo Berto e dal fondatore Mauro Silani, come “IL NUOVO SPAZIALISMO ROMANO”. Tale denominazione è stata sottoscritta in una bozza di manifesto, da tutti gli artisti che fanno parte del “Collettivo Oxford” ed anche dal critico d’arte Rosa Orsini.
Ne fanno parte pittori, scultori, letterati, filosofi, scrittori, poeti, accademici, scienziati, fotografi, attori, performer, registi, video-artisti, architetti, grafici e maestri artigiani e gli operatori dei Fab Lab.
La multidisciplinarietà e la ricerca, sono le caratteristiche principali di questo Collettivo, senza nessuna prevaricazione espressiva rispetto ai metodi che ogni artista intraprende, nelle forme dell’operare che ritiene consone. L’arte, come la somma di tutte le dicotomie che si annullano, non in contrapposizioni sterili, ma attraverso la giusta tensione osmotica, tra artisti, opere e fruitori, consente la giusta sintonia tra messaggio, contenuto e contenitore.
Alla luce delle ultime scoperte della fisica, l’uomo, si pone davanti alla porta di un abisso di nuove conoscenze, che mediaticamente impegnano tutti i settori dello scibile e dove, dal nostro punto di vista, l’arte, deve giocare un ruolo principale, sia nella fase di ricerca, che nella divulgazione. A tale scopo, ad ogni esposizione, faremo in modo che il territorio venga coinvolto culturalmente, soprattutto con la partecipazione di artisti delle scuole e gli insegnanti.
Il Collettivo si propone come un vero e proprio movimento artistico e laboratorio di ricerca.
Breve Nota biografica
Paolo Paleotti in arte Giampaleotti è nato Roma nel 1972 fin da bambino predisposto verso la creatività̀ e l’arte. La sua formazione non è accademica, ma fatta di dura scuola pragmatica.
L’approccio giovanile con i materiali edili e quelli di riciclo lo hanno spinto a sperimentare prima verso la decorazione, i plastici e la pittura, poi verso la scultura.
Avendo conoscenza diretta dei materiali ha sentito la necessita di trasformarli come se la sua stessa anima e tutte le sue energie creative lo spingessero a plasmarli.
Il suo messaggio “L’Anima si affida a ciò che ha visto aprendo le parti dormienti della nostra personalità̀”.