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A tre Gp dal termine, i 28 punti circa di vantaggio su Dani Pedrosa fanno di Jorge Lorenzo l’indiscusso dominatore del campionato. I numeri sono inequivocabilmente a sfavore di Pedrosa, che, anche nel caso di vittoria nei restanti Gp, non riuscirebbe comunque ad aggiudicarsi il titolo iridato. Ma c’è comunque un ‘dettaglio’ che finisce spesso nel dimenticatoio ma che vede il pilota Honda in netto vantaggio: stiamo parlando del chilometraggio dei motori. Come noto i propulsori a disposizione per l’intera stagione sono solo 6. I motori con un maggior chilometraggio vengono utilizzati solitamente per i turni di prove libere o sessioni bagnate, con i motori più ‘freschi’ riservati invece per qualifiche e gare. Di fatti raramente un motore viene utilizzato per l’intera durata di un fine settimana, dato che, il minimo malfunzionamento o imprevisto, come ad esempio la scivolata di Bautista che ha coinvolto Lorenzo, ad Assen, distruggendogli un motore nuovo, potrebbe mandare all’aria tutti i calcoli precedenti. Ed è proprio sotto questo aspetto che Pedrosa è avvantaggiato, e non poco, rispetto a Lorenzo, che ha già punzonato tutti i motori a disposizione, l’ultimo dei quali ad Aragon. Di norma, la vita media di un motore corrisponde alla distanza di tre gare, e, ad eccezione del motore numero 6, tale distanza è già stata superata da tutti gli altri propulsori del campione in carica. Come ribadito restano ancora 3 Gp sul calendario e Lorenzo si ritrova quindi a dover fare scelte difficili: girare meno, limitare le prestazioni, o rischiare di disputare l’ultima gara con un motore ‘usato’. In caso poi di guasti meccanici o incidenti Jorge dovrebbe punzonare un motore nuovo, trovandosi così costretto a partire dalla pit-lane dando così agio all’avversario di recuperare punti importanti. Dal canto suo il pilota Honda ha punzonato tutti i motori a disposizione, ad eccezione di due, uno dei quali il numero 5. Tale vantaggio potrebbe permettergli di spingere al limite fino alla fine, senza dover limitare, ad esempio, i giri. Dettaglio che potrebbe rivelarsi un’ulteriore punto di forza per Pedrosa, che, come dimostrato nell’ultima gara a Motegi, ce la sta mettendo davvero tutta.
