Il Motociclismo deve molto a Valentino Rossi e lo sanno bene tutti gli appassionati. Come lui mai nessuno nel Motomondiale dei tempi moderni. La stagione 2012 era iniziata a Losail con un calo degli ascolti di Italia1: 4.830.000 telespettatori pari ad uno share del 19,46% contro 6.083.000 telespettatori ed uno share del 22,15% dello scorso anno. Un milione e duecento mila telespettatori in meno e circa tre punti di share persi alla prima gara. Calo che si confermato sia Gran Premio di Spagna di Jerez con 4.524.000 telespettatori pari ad uno share del 26,88%, sia nel Gran Premio del Portogallo a Estoril 4.200.000 spettatori, un milione in meno rispetto all’anno precedente. Un trend in linea con le prestazioni incolore di Rossi (10°, 9° e 7°): da 4,8 milioni di spettatori in Qatar, si è passati a 4,5 milioni in Spagna fino a 4,2 milioni in Portogallo. Valentino con la bella prestazione di Le Mans, secondo dietro Lorenzo dopo un bel duello con Stoner, ha quindi trascinato gli ascolti e la gara di domenica è stata la più redditizia delle quattro fin ad oggi disputate: il GP di Francia della MotoGP è stato seguito da 5.362.000 telespettatori totali con 1l 30,52% di share sul target commerciale. Nel 2011 lo stesso GP fu seguito da 5.735.000 milioni di telespettatori con il 29,83% di share. Che la Dorna rifletta quindi sul tipo di Motomondiale che ha creato e pensi da subito al dopo Rossi. Se malgrado la recente smentita, il Dottore dovesse cambiare idea e passare nella nuova Superbike targata Mediaset, sarebbero guai seri.
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