“La vicenda di Verbania ha, ancora una volta, evidenziato come la unicita’ delle carriere dei magistrati del Pubblico Ministero e dei Giudici impedisca la realizzazione dei principi costituzionali del giusto processo ed in particolare interferisca sulla terzieta’ del giudice”. Lo scrivono gli avvocati della Camera penale di Milano in un comunicato facendo riferimento a “quanto accaduto” nell’ambito del procedimento penale “instaurato a seguito della tragedia della funivia del Mottarone” e al fatto che il “Presidente del Tribunale di Verbania ha inteso revocare l’assegnazione del fascicolo al Giudice che non ha convalidato i fermi disposti dal Pubblico Ministero”.
Gli avvocati penalisti italiani, si legge, “denunciano in questi giorni la gravita’ di quanto sta accadendo a Verbania, che tuttavia non e’ significativo di per se’ solo, ma e’ una sorta di punta di un iceberg”. In un momento in cui la magistratura “pare aver fortemente perso di credibilita’ agli occhi dei cittadini – scrive la Camera penale – gli avvocati penalisti italiani hanno deciso di manifestare proclamando due giorni di astensione dall’attivita’ a livello nazionale”, ossia per le giornate di ieri e oggi. “Per questo e’ necessario ed imprescindibile – si legge ancora – che intervenga una seria riforma del mondo della giustizia penale e dell’ordinamento giudiziario”. Riforma che “non puo’ non passare attraverso l’adozione di regole che garantiscano effettivamente la terzieta’ del Giudice rispetto alle parti del processo”. E le carriere “di chi accusa e chi giudica debbano essere separate”.