Pugno duro del Governo su movida e party ai tempi del coronavirus. Le ultime immagini circolate sui social non sono piaciute a Palazzo Chigi che, in accordo con il Viminale, ha deciso di rafforzare i controlli nei luoghi di incontro dei giovani con sanzioni da 400 e 3.000 euro per chi non rispetta i divieti.
“Non è il tempo di fare feste – ha detto il premier Conte uscendo dal Senato – abbiamo tolto l’autocertificazione perché la curva era sotto controllo. Ma se l’epidemia riparte saremo costretti a prendere delle misure più restrittive“.
Nessuna linea morbida in caso di assembramenti non previsti dalle norme anti-coronavirus. Palazzo Chigi ha raccomandato il Viminale la ‘massima durezza’ sulle sanzioni che andranno da 400 a 3.000 per le persone che non rispettano i divieti. Controlli maggiori per cercare di contrastare ogni idea di party ma anche per bloccare sul nascere qualsiasi azione delle organizzazioni criminali che potrebbero essere incoraggiate dalla fine del lockdown.
A fare discutere sono state alcune immagini diventate virali sui social dove molti ragazzi si riunivano senza rispettare le norme anti-coronavirus. Il Governo non pensa di introdurre l’autocertificazione (al momento) ma in caso di risalita dei numeri ulteriori misure restrittive non possono essere escluse visto quanto accaduto in passato. “Non si possono vanificare gli sforzi enormi fatti dai cittadini negli ultimi due mesi e gli interventi straordinari finanziati nell’ultimo decreto – ha detto il ministro Speranza in un’intervista al Corriere della Sera – se la curva riparte, saremo costretti a richiudere“. E i primi risultati dei comportamenti degli italiani sono attesi nei prossimi giorni.