Si trova al palazzo di Giustizia del Monte di Siena l’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari, che verrà interrogato dai pm Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso. Al suo ingresso in tribunale, accompagnato dai legali Tulli e Padovani e Fabio Pisillo, alcune persone si sono scagliate contro di lui lanciandogli monetine e urlandogli ‘ladro, ladro’.
Intanto il pm di Milano Angelo Renna ha chiesto la convalida del fermo e la misura cautelare in carcere per Gianluca Baldassarri, l’ex responsabile dell’area finanza di Mps, indagato nell’inchiesta senese per associazione per delinquere, truffa e ostacolo a Bankitalia.Da quanto si è saputo, nella richiesta del pm viene segnalato che l’ex manager aveva già inoltrato la richiesta di iscrizione all’Eire (Elenco italiani residenti all’estero). La richiesta di misura cautelare è basata sul pericolo di fuga e di inquinamento probatorio.
Fermo per Baldassarri. Ancora novità nelle indagini sul Monte dei Paschi di Siena. Oltre al fermo per l’ex capo dell’area finanza di Mps, Gian Luca Baldassarri, verranno notificati avvisi di garanzia anche all’ex presidente del Monte, Giuseppe Mussari, e all’ex dg Antonio Vigni, per ‘concorso’ in ostacolo alle funzione di vigilanza di Bankitalia. Ai due viene inoltre contestato concorso all’occultamento del contratto dell’operazione Alexandria, di cui viene accusato Baldassarri
L’ex capo area finanza fermato stamani a Milano, aveva inoltre chiesto lo smobilizzo di Titoli per un controvalore superiore al milione di euro, una richiesta effettuata in data successiva al sequestro eseguito lo scorso 7 febbraio e ordinato dai pm senesi. Nel breve comunicato firmato dal procuratore della Repubblica, Tito Salerno, si collega il pericolo di fuga proprio alla richiesta di smobilizzo di titoli. I pm senesi, titolari dell’inchiesta sul Monte dei Paschi, contestano all’ex responsabile dell’area finanza, Gianluca Baldassarri, il concorso in ostacolo alle funzioni di vigilanza in relazione all’occultamento di un contratto rinvenuto il 10/10/2012 in una cassaforte del Monte, relativo ad un’operazione finanziaria del 2009.
Intanto è stato recapitato A Mussari l’invito a comparire per domani davanti ai pm titolari dell’inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena, l’ex presidente della banca, Giuseppe Mussari. Lo rende noto la procura di SienaseMussari era già stato convocato la scorsa settimana ma arrivato davanti ai magistrati si era avvalso della facoltà di non rispondere per l’assenza di uno dei suoi due difensori.
Perquisizioni a Milano. Questa mattina invece sono state eseguite delle perquisizioni a Milano, su disposizione della Procura di Siena che indaga sull’acquisizione di Antonveneta e sui derivati.E’ quanto si apprende da fonti vicine all’inchiesta. Intanto i militari delle Fiamme Gialle hanno disposto un fermo giudiziario per l’ex capo dell’area finanza, Gianluca Baldassarri, per pericolo di fuga . Il provvedimento deve ora essere convalidato dalla magistratura.L’inchiesta coordinata dalla Procura di Siena, che ha iscritto nel registro degli indagati Baldassarri per associazione a delinquere e truffa aggravata ai danni della Banca Mps, ja portato nei giorni scorsi anche al sequestro di 20 milioni di euro. La somma, secondo gli inquirenti, era stata affidata dall’ex capo dell’area finanza a due società fiduciarie. Prima depositata all’estero, la somma – sempre secondo gli inquirenti – era stata fatta rientrare in Italia attraverso lo scudo fiscale. I pm titolari dell’inchiesta Giuseppe Grosso, Antonino Nastasi e Aldo Natalini ritengono sicura la provenienza illecita di quel denaro e di altre somme (per un totale di oltre 40 milioni di euro) sequestrate a Baldassarri e ad altri indagati. Sempre secondo i pm di Siena, quelle somme “costituiscono prova del commesso reato in quanto oggetto delle operazioni illecite condotte all’interno dell’Area Finanza della Banca Mps, attraverso riconoscimenti illegali e paralleli veicolati nell’ambito di operazioni diversamente denominate intrattenute con collaterali, tenuto conto anche della sproporzione degli importi scudati rispetto alle entrate ufficiali” di Baldassari e degli indagati e a tutte le altre fonti di reddito a loro riconducibili.