Msc ha presentato al Mimit il progetto di reindustrializzazione del sito Wärtsilä di Bagnoli

Si è tenuto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo di crisi per Wärtsilä per discutere la possibilità di salvataggio dei 300 lavoratori della sede di produzione motori di Bagnoli, anticipata il mese scorso da Gianluigi Aponte al margine di un incontro con il governatore della Liguria Toti e il viceministro del Mit Rixi.

All’incontro, riporta una nota del Mimit, presieduto dal Sottosegretario Fausta Bergamotto, erano presenti la Regione Friuli-Venezia Giulia, Wärtsilä, Msc, Ansaldo Energia, il Ministero del Lavoro, Confindustria e le rappresentanze sindacali.

È stata illustrata l’ipotesi di progetto avanzata da Msc per la reindustrializzazione del sito industriale di Wärtsilä Italia a Bagnoli della Rosandra, che prevede di creare un impianto di produzione di vagoni ferroviari per il trasporto merci. L’obiettivo è di produrre 1.000 vagoni l’anno, di riassorbire tutti i lavoratori e partire con la produzione a pieno regime entro massimo 36 mesi.

Le linee guida del Piano industriale di Msc sull’area di Wärtsilä prevedono la produzione di carri ferroviari per il trasporto merci. Carri tecnologicamente avanzati per sostituire un parco europeo ormai vetusto e che nei prossimi anni vedrà un incremento del trasporto su rotaia in Europa dal 15% attuale fino al 30/40% nel decennio 2030-2040. Nello stabilimento giuliano si dovrebbero realizzare anche componenti per carri ferroviari poi destinati a un’altra fabbrica in Europa. L’obiettivo è di una ricollocazione del personale pari o superiore all’attuale esubero di Wärtsilä (circa 300 persone), con la disponibilità a valorizzare anche una parte di indotto.

Ansaldo Energia ha invece chiarito che in questo momento non ci sono le condizioni per far parte del progetto.

Il sottosegretario delegato alla Crisi, Fausta Bergamotto ha dichiarato: “Abbiamo la consapevolezza di trovarci di fronte a un’opportunità non solo per Trieste ma per tutto il Paese. Voglio ringraziare Ansaldo Energia, che in un momento molto difficile ci ha dato la disponibilità di un progetto concreto. Ora le condizioni sono cambiate, è vero. Adesso però non possiamo permetterci di perdere tempo, dobbiamo arrivare a giugno con l’accordo di programma concluso”.

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