Le mucche svizzere risultano essere meno stressate di quelle italiane o francesi. Questo non solo dai prati più verdi e l’erba più tenera, ma secondo studi recenti il merito, va attribuito ai gechi. La fonte maggiore di stress per i bovini, sono le mosche che ronzano attorno a loro continuamente, obbligandole a movimenti difensivi nervosi. Un’attività che nuoce al latte in due modi: da un lato perché lo stress peggiora la qualità del latte, dall’altro perché i continui scatti nervosi scuotono il latte nelle mammelle, modificandone le microstrutture. Secondo Hans-Peter Bachmann, responsabile del settore ricerca sul trattamento del latte, i risultati della prima serie di test sono notevoli: “Le differenze di qualità del latte sono significative e supportate in modo reale dal profilo statistico. Ciò che sorprende maggiormente è la totale naturalezza del processo”.