Ricco e variegato il programma della terza edizione del Mondello Mudd Festival
Altro momento artistico-culturale per il festival ideato da Carola Arrivas Bajardi
Mercoledì 12 giugno ore 19.00 “Parole e Sassi” con Simona Malato e la regia di Letizia Quintavalla
Mercoledì 12 giugno il sipario del #muddfestival 2019 si apre con una giornata all’insegna di attività culturali rivolte alle giovani generazioni. Protagonista la Spiaggia Ombelico del Mondo che alle ore 19:00 vede realizzarsi al suo interno l’attività teatrale “Parole e Sassi”, la storia di Antigone in un racconto-laboratorio per le nuove generazioni , con Simona Malato (attrice) e con la regia di Letizia Quintavalla. Previsto nel programma anche un Laboratorio Dudi rivolto ai ragazzi under 8.
Parole e Sassi è un Racconto-Laboratorio e ha un allestimento semplice e scarno, fatto di parole e sassi. Si compone di due parti inscindibili e necessarie l’una all’altra: il Racconto e il Laboratorio. L’attrice, prima di iniziare il Racconto, fa un patto con i Bambini: se riterranno la storia di Antigone importante, allora dovranno ri-raccontarla a più persone possibili e per questo prima di andarsene lascerà loro le parole, cioè il copione, e i sassi usati nel Racconto. Nel Racconto la Narratrice racconta la storia di Antigone. Tutto si compie come in un rito, attraverso un testo accompagnato dall’uso di sassi-personaggio e una partitura gestuale fissa. Un rettangolo, segnato da una traccia rossa sul pavimento, delimita lo spazio della scena. Per fare teatro non è indispensabile che ci sia un palco, ma necessaria è la relazione circolare tra attore e pubblico. Il Laboratorio è una sorta di “seconda navigazione poetica” dove le parti s’invertono: ora è il pubblico ad agire, a parlare, ora sono i bambini, prima egregi uditori, ad usare i sassi per raccontare come e in che parte di loro si è rifugiato il tragico di questa grande storia. Ora è il pubblico a costruire metafore teatrali. I bambini partecipanti sono una piccola polis con le sue regole, dove tutti si conoscono, è una piccola comunità che si nutre di molteplicità di emozioni e di pensieri e di una preziosa ricchezza di opinioni, per questo è un vero deposito democratico della conoscenza. Parole e Sassi ha incontrato oltre 13.000 bambini e ragazzi. E’ stato un modo di portare il teatro nei paesi, nelle scuole lontane dalle città, nelle pluriclassi delle nostre montagne, ma anche nelle biblioteche, in musei e siti archeologici, nei parchi e in piccoli teatri, in aule universitarie e carceri femminili, a casa della maestra e in cortili di privati cittadini. Il progetto è vincitore dell’Eolo Awards 2013 come miglior Progetto Creativo.
Ricco dunque il programma della terza edizione del #muddfestival che propone simposi, performance e un intervento di arte urbana temporaneo ed ecosostenibile nella piazza di Mondello Paese. Ricordiamo che Mudd Festival, il cui nome deriva dall’etimo arabo di Mondello (unità di misura equivalente a circa 273 mq e 4 lt), è un festival diffuso ed interdisciplinare, realizzato in sinergia con istituzioni, realtà culturali, associazioni e aziende private, e che ha visto già per l’inaugurazione una folta presenza. Sull’evento del 12 giugno inserito all’interno del programma della kermesse interviene l’ideatrice Carola Arrivas Bajardi “Antigone è una giovane ragazza coraggiosa, mossa dalla legge dell’umana coscienza. Antigone difende quelli che oggi chiamiamo i “diritti umani” ed esige il rispetto dei più deboli siano essi stranieri, indifesi o già morti…Antigone ci fa riflettere sul superamento di confini sbagliati che ancor oggi, purtroppo, vengono riproposti“. “Il mudd è infatti – continua l’Arrivas Bajardi – un festival diffuso e multidisciplinare che adotta diversi linguaggi (musica, teatro, danza, simposi, arti visive, ecc…), ed ha l’obiettivo di creare spazi culturali inediti e, al tempo stesso, valorizzare un territorio unico nel suo genere come la borgata di Mondello. Il Festival è un progetto partecipato con un forte coinvolgimento del territorio, capace di attrarre nuovi stimoli esterni. L’ambizione del Mudd è di dare forma ad un progetto culturale collettivo e di condividerlo, facendolo affiorare, per qualche giorno, dal brulicante rumore di fondo della stagione estiva mondelliana. Quest’anno, il progetto artistico e sociale si svolgerà sul pontile della piazza di Mondello Paese continuando per tutta la settimana con un intervento innovativo di “street art ecosostenibile”, poi continuerà nell’Art hotel U’Nico, per seguire nell’ex Stabilimento Balneare e in spiaggia presso l’Albaria, in particolare nei luoghi inquadrati dalla diretta h24 delle webcam”.
L’ufficio stampa Mondello Mudd Festival Rosanna Minafò mob. 3484009298 email rminafo@yahoo.it
In allegato: comunicato stampa, programma del Mondello Mudd Festival, a seguire biografie Letizia Quintavalla. E Simona Malato.
Biografie
LETIZIA QUINTAVALLA – direzione artistica regista e drammaturga, nata a Parma nel 1951. Dopo una laurea in filosofia, nel 1976 è tra i fondatori del Teatro delle Briciole di Parma, di cui mantiene la direzione artistica fino al 1994. Il suo percorso artistico si snoda all’interno del teatro di ricerca e del teatro-ragazzi. Per i suoi lavori attinge alla tradizione popolare, a quella del racconto orale, alla fiaba e ai classici, riletti attraverso il linguaggio espressivo che ha nella scrittura scenica il suo principale riferimento (Pinocchio – Un bacio, un altro bacio, un bacio ancor – Con la bambola in tasca- Romanzo d’infanzia – Il pinguino senza frac). Significativi, all’interno del suo percorso, il Progetto Politoi (2003-2005 Teatro delle Briciole): un teatro che parla ai ragazzi di politica in senso alto, con il rigore della ricerca storica e la profonda leggerezza del riso e dell’ironia, da cui sono nati tre spettacoli: I Grandi Dittatori – Siamo qui riuniti o della democrazia imperfetta – Skolè. Progetto Malkia (2005-2011 Amref/Teatro delle Briciole): un lungo laboratorio di teatro come attività di recupero all’interno del programma Children in Need per i ragazzi di strada di Nairobi in Kenia; da qui è nato lo spettacolo Il cerchio di Gesso, con venti giovani donne africane, e il libro Malkia-Regine edito da Reggio Children che ne racconta la storia. Reconciliation through arts: Perceptions of Hijab (2007-2009 Fondazione Aida): un progetto europeo di mediazione culturale attraverso il teatro, sul tema del velo islamico, che ha coinvolto donne del Maghreb e del Medio-Oriente residenti a Verona e da cui è nato lo spettacolo Hijab o del Confine. La Compagnia dei bambini (2009-2011 Teatro delle Briciole), una compagnia di bambini della città di Parma che fa teatro per un pubblico di adulti.
SIMONA MALATO nasce ad Erice nel 1975. Inizia la sua formazione come attrice presso la scuola di recitazione del Teatro Biondo Stabile di Palermo nel 1997/98. Successivamente studia recitazione, danza e arti marziali con vari maestri tra cui Claudio Collovà, Danio Manfredini, Malou Airaudo, Ester Ambrosini, Alessandra Luberti, Olivier Gelpe, Guido Tuveri, Jean-Hugues Miredin, Felix Ruckert, Simonetta Alessandri, Cinzia Scordia, Iwana Masaki, Carlotta Ikeda, Sayoko Onishi, Marie Gabrielle Rotie. Dal 2004 al 2007 collabora con il regista Claudio Collovà e la coreografa Alessandra Luberti nei progetti di formazione di teatro e danza in Officina Ouragan a Palermo. Lavora nella danza negli spettacoli della coreografa Alessandra Luberti “L’echo” ,”Les fleur interdit” e “Angelo per Cristiano”, dall’opera fotografica di Francesca Woodman. Nel gennaio 2010 dirige ad Erice (Tp) il laboratorio di formazione teatrale “Tradimenti e Tragedie” con il sostegno del progetto SENSI CONTEMPORANEI, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Assessorato Regionale Beni Culturali ed Identità Siciliana. Ha lavorato inoltre con Franco Scaldati nel 2011 in “Santa e Rosalia” in scena al Teatro Biondo Stabile di Palermo. Nel 2007 in “Tour Carmen Consoli”, voce recitante e attrice, con la drammaturgia di Emma Dante (tour italiano 2007, Parigi La Cigale, giugno 2007, Buenos Aires, settembre 2007). Nel 2007 lavora in “Occhi” di Franco Scaldati regia di Franco Scaldati (Bucarest, Teatro Bulandra, novembre 2008). Nel maggio 2008 cura la regia di “Insonnia 6 a. m. girl” studio per il progetto di drammaturgia e regia dai blog. (Graz, Festival Internazionale BlogTheaterFestival,). Il monologo di cui è anche interprete vince il premio miglior spettacolo e miglior attrice. E’ interprete in “m’Palermu” di Emma Dante (tourneè italiana ed europea 2003/2005). Nel 2000 debutta come attrice in “Salinger on the beach”, tratto dall’opera di J.D. Salinger, regia di Federico Cruciani (Palermo, Cantieri culturali alla Zisa). Dal 2006 collabora come interprete con il regista Giuseppa Massa negli spettacoli “Rintra ‘u Cuori” , “Nudo Ultras”, “Chi ha paura delle badanti”.