‘Non è colpa mia, è il vento che mi ha spinto forte’, questa la giustificazione di un automobilista multato per eccesso di velocità. Una discolpa decisamente fantasiosa che si inserisce a pieno titolo nelle più esilaranti scuse mai inventate per cercare di evitare la sanzione della polizia stradale.
Essere fermati dai vigili non è mai piacevole e quando si è sicuri di essere in torto si cerca la scusa perfetta negli archivi della memoria, un’invenzione geniale che possa convincere lo scrupoloso vigile già pronto con il libretto delle contravvenzioni. Ci si inventa un’emergenza presso la propria abitazione, la partenza imminente di un importante volo, aver tardato nell’andare a recuperare proprio figlio a scuola o persino qualche malore improvviso del passeggero, costretto a dare improvvisata prova di perfetta recitazione. Di solito però c’è poco da fare. Difficile intenerire la polizia stradale che prontamente emette contravvenzione, con tanto di paternale.
Forse l’automobilista protagonista di questa singolare vicenda, avendole provate già tutte, avrà voluto affidarsi a una giustificazione nuova, inedita, che potesse sorprendere e convincere la polizia di Three Springs, in Australia.
Ma non c’è stato verso. Nessuno ha creduto che le raffiche di vento potessero spingere l’automobile a 125 km/h, ben oltre i 110 km/h concessi dalle leggi australiane per quel tratto di carreggiata e la multa di 200 dollari è subito scattata per l’incauto ma fantasioso automobilista.
La polizia della regione di Mid West, regione dell’Australia occidentale, non ha resistito e ha condiviso sui social network la foto della singolare contravvenzione dove si può leggere, non senza una buona dose di divertito stupore, la giustificazione del ingegnoso automobilista: ‘The wind was pushing me’ ovvero ‘il vento mi spingeva forte’.