A Palazzo San Teodoro sfilano i modelli di Bruno Caruso in una serata-evento dedicata all’interculturalità e alle donne che puntano sul fascino dell’eleganza
Napoli. Applaudita presentazione a Palazzo San Teodoro di “Le Muse”, collezione 2019 dello stilista partenopeo Bruno Caruso in una serata evento dedicata al tema dell’interculturalità e del “no al razzismo”.
Nell’antica residenza gentilizia alla Riviera di Chiaia, specializzata in manifestazioni votate all’eleganza e allo charme, oltre 500 invitati hanno applaudito le proposte presentate in passerella da 30 indossatrici di varie nazionalità, unite sostanzialmente da un comune denominatore: è particolarmente longilinea e slanciata la bellezza femminile che Caruso ha voluto esaltare ancora una volta in questo défilé ricco di tessuti pregiati e fini lavorazioni, indirizzandosi ad una clientela internazionale, quale è la sua. Per la moda uomo, una portabilità più soft, con la stessa eleganza e ricercatezza, indossata da 10 modelliCaruso è infatti conosciuto in tutto il mondo e in particolare dalla clientela americana, araba e russa, oltre che nelle varie nazioni europeeLo stilista si definisce un artigiano del lusso in quanto unisce la manualità all’eleganza e conserva le origini sartoriali napoletane, “scrigno di cultura, classe, eleganza ed artigianalità riconosciuta in tutto il Mondo”.
Le sue creazioni sono state protagoniste in importanti fashion week mondiali, da Montecarlo a Parigi e da Londra a Dubai, Costa d’Avorio, Nord e del Sud ItaliaCon Le Muse, Caruso “si rivolge a una donna elegante e sicura di sé, che desidera solo il meglio e che ama stare in pubblico. Liberamente ispirata alle nove divinità greche famose in tutto il mondo, una suggestione di stili e tessuti ricercati e sempre originali” la collezione si ispira appunto alle Muse della mitologia che “rappresentano l’ideale supremo dell’Arte, intesa come verità del ‘tutto’, allo stesso modo la collezione abbraccia composizioni diverse e abiti per ogni evento importante e di alta classe”.
Tessuti sontuosi per esaltare l’unicità, di particolare leggerezza: sete e chiffon sapientemente lavorati e cuciti all’organza laminata e al satin elasticizzato, per conferire maestosità e grande luminosità a chi l’indossa, con effetti scintillanti. Ancora, piume, paillettes e piccoli cristalli per le decorazioni arricchiscono questa collezione di spessore e qualità dedicata ad una donna moderna ma comunque estremamente femminile che cura particolarmente la propria immagine e desidera essere protagonista in qualsiasi occasione, indipendentemente dall’età e che da pure giocare con la moda, scegliendo il meglio delle sue interpretazioni.
I capi di alta sartoria maschile e di quella femminile, gli accessori (scarpe, pochette, gioielli e spille) in passerella, sono state dedicate al tema dell’interculturalità.
Alla serata, hanno partecipato, fra gli altri, il segretario del corpo consolare di Napoli Mariano Bruno, Elena Aceto di Capriglia e Camillo D’Antonio, Giovanni D’Antonio, Luisa Citarella, Maria Teresa Ferrari, Licia Antonini, Gino Serrao, Titti Petrucci, Eduardo Angeloni e altri esponenti del mondo della moda, dello spettacolo, dell’imprenditoria e delle professioni
L’organizzazione dell’evento è stata gestita da Alessandro Gaglione, Cinzia D’Onofrio e Massimo Caruso. Partner tecnici: Event planner e allestimento coreografico a cura di Steve Di Maio; Foto: Emanuele Anastasio, Fiori: Vincenza Veronica Foniciello; Make up: Ortensia Tropeano; per Dama club di Italo Palmieri gli hair stylist Angelo Simonelli, Genny Gallaro, Antonio Scognamiglio, Sara Scia, Mario Capaldo, Michele Aurilia, Salvatore Cerrato e Maria Marra; Luci: Play Animation.
Teresa Lucianelli