Myanmar, crollo in una cava di giada. Almeno 50 morti

Tragedia in Myanmar, dove un crollo in una cava di giada ha causato la morte di almeno cinquanta persone, alle quali si aggiungono le duecento che sono rimaste intrappolate tra le macerie.

L’incidente è avvenuto intorno alle otto del mattino poco distante dal del villaggio di Sate Mu. Stando alle informazioni raccolte, gli operai della cava sono stati sorpresi e travolti da un’ondata di fango.

Il primo bilancio diffuso dai media locali parla di almeno cinquanta vittime e duecento persone rimaste intrappolate. Immediato l’intervento dei soccorritori che iniziato la fase di ricerca ed estrazione dei corpi dalle macerie. Una lotta contro il tempo tra la vita e la morte.

Il caso porta alla ribalta un problema tristemente note. Già nelle scorse settimane e nei mesi precedenti, diversi gruppi ambientalisti avevano denunciato una massiccia deforestazione proprio nella zona delle cave. E proprio in queste cave negli ultimi anni si sono registrati diversi incidenti gravi con vittime. I problemi principali sarebbero due. Lo sfruttamento del territorio, che non viene rispettato e viene letteralmente cancellato per fare spazio alle cave, e quello dello sfruttamento del commercio. La giada della zona è probabilmente la migliore al mondo e muove un ingente commercio economico. In diverse occasioni sono venute alla luce cave gestite da ignoti dove le regole e le misure di sicurezza erano quasi totalmente ignorate.

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