Stop alla filiale italiana di N26. A deciderlo Bankitalia con un provvedimento del 28 marzo 2022, che ha imposto alla succursale italiana di N26 Bank il divieto di intraprendere operazioni con nuova clientela ai sensi dell’art. 7, comma 2 del d.lgs. 231/07 e dell’art. 79, comma 4 del TUB. In particolare la filiale italiana della mobile bank tedesca non potrà aprire nuovi rapporti continuativi o effettuare qualsivoglia operazione, anche occasionale, con clientela non già censita alla medesima data, nonché non potrà offrire nuovi prodotti e servizi alla clientela esistente (ad es. cryptoassets).
La Banca d’Italia ha adottato tale provvedimento a seguito di verifiche ispettive, condotte dal 25 ottobre al 17 dicembre 2021, dalle quali sono emerse significative carenze nel rispetto della normativa in materia di antiriciclaggio. N26 Bank ha avviato alcune iniziative per rimediare a tali carenze. La Banca d’Italia si riserva di verificare il pieno superamento delle anomalie riscontrate, anche ai fini di una revisione del provvedimento.
Così si legge nel provvedimento di via Nazionale.
N26: cosa ha risposto
Banca 100% mobile, nata in Germania e lanciata anche in Italia nel 2019 raggiungendo 500mila clienti e considerata una delle fintech più importanti del panorama bancario europeo: nel suo ultimo round di finanziamenti datato 2020 la banca aveva raggiunto una valutazione di 3,5 miliardi di euro. Dal 2013 la società ha ricevuto 800 milioni di euro in finanziamenti da investitori come Tencent.
Proprio tre anni fa era stata decretata la banca più amata dagli italiani da Forbes. Il provvedimento di Bankitalia segue un altro avviato lo scorso anno dall’autorità di vigilanza Bafin. La challenger bank ha dovuto pagare una multa da 4,25 milioni di euro in Germania per presunte mancanze sui controlli anti-riciclaggio.
“In N26 prendiamo molto seriamente la nostra responsabilità di banca soggetta a vigilanza. Per questo lavoriamo da sempre a stretto contatto con le autorità di vigilanza competenti, intrattenendo con loro un rapporto di piena collaborazione al fine di assicurare un dialogo continuo e superare eventuali carenze riscontrate” così si legge sul sito della banca in risposta al provvedimento adottato dalla Banca d’Italia.
In quanto intermediario con licenza bancaria, inoltre, N26 è regolata dalla stessa normativa a cui sono sottoposte le banche tradizionali in Germania e in Europa e la Succursale Italiana è anche soggetta alla regolamentazione locale e alla vigilanza delle autorità italiane.