Dopo ore di interrogatorio, è stato arrestato l’uomo che da alcune ore si trovava nella Questura di Napoli, perché sospettato di aver massacrato di botte e poi rinchiuso in un sacco dell’immondizia la ragazza albanese Toska Xhuli. Si tratta di Emerson D’Esposito, 28 anni, di origine brasiliana, adottato da una famiglia di San Giorgio a Cremano. L’uomo era il compagno della convivente della giovane albanese: i due avevano deciso di andare a vivere insieme, ma Tosca si sarebbe opposta all’allontanamento e lui, in preda alla rabbia, ha iniziato a picchiarla. Quindi è fuggito nascondendosi in una villa di proprietà dei nonni a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento, dove poi è stato rintracciato e fermato dalla polizia.
L’incubo di Tosca. Toska Xhuli, albanese di 27 anni, ha vissuto un’atto disumano, è stata massacrata di botte, chiusa in un sacco dell’immondizia e poi abbandonata fuori il pianerottolo di casa, come se fosse immondizia. La giovane ha lottato tra la vita e la morte. Il tragico episodio è avvenuto nell’abitazione al primo piano del civico 175 di via dei Tribunali a Napoli. A fare la macabra scoperta una vicina della donna che, fuori la porta del suo appartamento, ha visto l’enorme sacco nero muoversi. Immediatamente è stata avvertita la polizia. La 27enne è stata accompagnata all’ospedale Loreto Mare in stato di incoscienza. Qui è ragazza è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico nel corso della notte, ma le sue condizioni sono gravissime. Ha, infatti, un trauma cranico, lesioni agli organi interni e lo spappolamento della milza. Non viene esclusa alcuna ipotesi, compresa quella passionale. All’arrivo della polizia, la casa della donna era completamente sporca, con una lunga scia di sangue che arrivava fino alla camera da letto. Secondo quanto si apprende, la vittima sarebbe stata picchiata a mani nude. Gli agenti della polizia questo pomeriggio hanno arrestato il presunto artefice del fatto, il compagno della convivente della donna. L’uomo è stato rintracciato nel beneventano.