Associazione di tipo mafioso, estorsione, rapina, spaccio di droga e detenzione illecita di armi. Queste le accuse per le quali sessantasei persone, affiliate al clan camorristico Pianese-D’Alterio attivo nell’hinterland a nord di Napoli, sono state arrestate dai carabinieri del Gruppo di Castello di Cisterna (Napoli). Tra gli altri è stata catturata anche Raffaella D’Alterio, la donna divenuta capo del clan dopo l’uccisione del marito, Nicola Pianese. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno documentato alleanze dei Pianese con i Mallardo di Giugliano e i Bidognetti e gli Schiavone di Casal di Principe. Inoltre sono state scoperte le dinamiche che avevano originato contrasti nel clan Pianese, culminati con l’omicidio del reggente e sono state ricostruite le fasi del conflitto tra i clan Pianese-D’Alterio e De Rosa per il controllo di un ingente volume di estorsioni e rapine ai danni di imprenditori, spaccio di stupefacenti e contraffazione e spendita di banconote false. Nel corso dell’operazione sono stati sottoposti a sequestro beni immobili (bar, concessionarie di auto, supermercati, abitazioni) e mobili (conti correnti e auto di grossa cilindrata).
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