Carlo Ancelotti sta giocando le sue ultime carte per rimettere in sesto il Napoli e dare certezze alla sua panchina. Tutti gli obiettivi sbandierati ad inizio campionato sono, per ora, svaniti. Impossibile lottare per lo scudetto allora l’obiettivo principale diventa almeno il quarto posto in classifica per giocare la prossima Champions League. L’avventura nell’edizione di quest’anno continua ma non si sa fin dove potrà arrivare una squadra spaccata e senza ‘anima’. Cosa strana per un allenatore come Ancelotti ed un club come quello del Napoli. Ma è successo. Il tecnico ha voluto tutti i suoi giocatori in un ritiro anticipato a Castel Volturno per cercare di ricucire con la squadra. Calciatori e società sono passati alle raccomandate e alle vie legali e così non resta che guardarsi tutti negli occhi e capire se continuare assieme o meno.
C’è aria di resa dei conti e nei giorni che mancano all’anticipo di sabato a Udine ci sarà bisogno di un ulteriore chiarimento tra Carletto e il suo gruppo che resta una polveriera. Anche il presidente che si messo contro la squadra e sempre difeso l’allenatore ora pensa di mettere in discussione anche Ancelotti. E così le prossime due sfide, con Udinese e Genk, diranno se il tecnico resterà sulla panchina del Napoli o sarà esonerato.
Chi spera nel licenziamento di Ancelotti è l’Arsenal che vuole sostituire l’esonerato Emry proprio con il tecnico di Reggiolo. Come riporta il Daily Express i Gunners vorrebbero a Londra proprio l’attuale tecnico del Napoli per rilanciare la squadra. E l’addio del Carletto nazionale agli azzurri potrebbe essere anche meno doloroso di quanto si possa pensare, almeno dal punto di vista economico. Infatti nel contratto sarebbe stata inserita una scrittura privata che prevede nel caso di licenziamento anticipato prima del 31 maggio 2020 una penale di 500mila euro che il Napoli dovrebbe versare all’allenatore. Pochi soldi che ADL sarebbe pronto a sborsare o far pagare proprio all’Arsenal nel caso di esonero prima di Natale.