Il Napoli vola in testa alla classifica e in attesa del big mach Juve-Milan si gode il primato rilanciando le sue ambizioni scudetto. L’Inter è ancora alla ricerca di gioco e schemi e Ranieri deve lavorare molto per trovare la quadra. L’attacco non punge più di tanto e l’assenza di Sneijder si è fatta sentire: poco gioco e nessuna finalizzazione degna di nota. Forlan resta ancora un mister per i colori nerazzurri. Mazzarri mette in campo una squadra, orfana di Cavani, che gioco di rimessa e punge più dell’Inter quando attacca. Il tre a zero finale per i partenopei è un risultato forse troppo pesante ma ribadisce che quest’anno il Napoli è una squadra cinica e calcolatore pronta a finalizzare anche quando non gioca una bella partita. Ma a condizionare la partita è stato il rigore inesistente fischiato dall’arbitro Rocchi ma anche da un rigore (fallito da Hamsik e trasformato da Campagnaro) fischiato dal contestatissimo Rocchi che ha lasciato i nerazzurri in dieci per l’espulsione di Obi a cui ha fatto seguito, nell’intervallo, quella di Ranieri. La partita si sblocca al 42′: Maggio è atterrato in area da Obi, ma il fallo inizia abbondantemente fuori area, per Rocchi è comunque rigore e doppia ammonizione per il nigeriano, che lascia i suoi in dieci. Hamsik si incarica della battuta, Julio Cesar respinge e Campagnaro, entrato in area in netto anticipo, ribatte in rete. Vibranti le proteste di Zanetti e Julio Cesar sia per la rete partenopea che per un penalty considerato ingiusto. Rocchi, non contento della gaffe sul calcio di rigore, espelle Ranieri al termine del primo minuto di recupero.
Nella ripresa l’Inter tenta la reazione ma il Napoli è letale in contropiede e, dopo una ‘puntata’ di Lavezzi, raddoppia all’11’ con Maggio, abile nell’anticipare Nagatomo e battere Julio Cesar con un lob. Al 20′ Zuniga si divora letteralmente il 3-0, Stankovic e Zarate hanno il compito di scuotere una squadra che però non riesce a sfondare il muro azzurro e che anzi rischia ogniqualvolta gli avversari avanzano. Come al 30′, quando Lavezzi serve in profondità Hamsik, che ha tutto il tempo di mirare e siglare il 3-0 con cui termina la sfida. Davvero un bel regalo per il compleanno di Mazzari.