Napoli. De Laurentis pronto a tagliare stipendi del 25%

Mano dura del presidente De Laurentis dopo l’ammutinamento post-Salisburgo dei giocatori del Napoli, che si erano rifiutati di andare in ritiro “forzato”. Il numero uno azzurro sarebbe pronto ad iniziare una battaglia legale contro i suoi calciatori: vorrebbe chiedere il taglio del 25% della retribuzione mensile lorda ai ribelli come forma di sanzione per il comportamento tenuto dopo la Champions League. Un pugno di ferro inaspettato visto che inizialmente si era parlato di un taglio del “solo” 5%. Ma l’articolo 11 comma 3 dell’accordo collettivo recita “La multa consiste in una penalità contrattuale il cui importo è proporzionato alla gravità dell’inadempimento e non può superare il 25% della retribuzione mensile lorda. La multa, nell’ipotesi di cumulo di più infrazioni commesse nello stesso mese non può comunque eccedere il 50% della retribuzione fissa mensile lorda” ed è questo che il Napoli vorrebbe impugnare al Collegio di disciplina.

Ma queste sanzioni economiche non colpirebbero tutti i giocatori nella stessa maniera: chi verrà considerato più responsabile nella ribellione subirà una maggiore decurtazione dello stipendio mensile. Così il Napoli potrebbe ‘risparmiare’ o paradossalmente ‘incassare’ circa 2,5 milioni di euro da queste multe. Intanto inizia un lavoro di mediazione tra società e calciatori, con Ancelotti e Giuntoli in prima linea, per evitare che un taglio sugli stipendi possa portare ad una completa rottura tra lo spogliatoio e De Laurentis che destinerebbe il Napoli a disputare un campionato incolore.

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