Napoli, due uomini ammazzati in meno di due ore

Due uomini sono stati uccisi, in due diversi agguati, questa mattina a Napoli. Vincenzo De Stasio, di 25 anni, incensurato e’ stato trovato ucciso in un’auto al corso Lucci, nei pressi della Stazione centrale. Il padre della fidanzata di Vincenzo De Stasio si è costituito ai carabinieri ed ha confessato di aver ucciso il ragazzo. Era contrario alla relazione tra i due giovani. L’omicidio al termine di una colluttazione tra i due: il padre della diciannovenne, un uomo di 46 anni ha detto che il colpo sarebbe partito da una pistola che aveva lo stesso ragazzo. Al padre della ragazza non piacevano le compagnie di Vincenzo De Stasio. Ieri sera il chiarimento avvenuto in una strada di Acerra, nel Napoletano, con un colpo di pistola che sarebbe partito in maniera accidentale durante la colluttazione dalla pistola con matricola abrasa in possesso del ragazzo, a detta del presunto assassino. L’uomo di 46 anni ha caricato in auto – non è ancora chiaro se fosse la sua o del ragazzo – il giovane per portarlo in un ospedale a Napoli ma, arrivato nella zona della Stazione centrale, si è reso conto che non c’era più niente da fare. E’ quindi andato dai carabinieri ed ha detto loro dove potevano trovare il cadavere.Due uomini sono stati uccisi, in due diversi agguati, questa mattina a Napoli. Vincenzo De Stasio, di 25 anni, incensurato e’ stato trovato ucciso in un’auto al corso Lucci, nei pressi della Stazione centrale. Il padre della fidanzata di Vincenzo De Stasio si è costituito ai carabinieri ed ha confessato di aver ucciso il ragazzo. Era contrario alla relazione tra i due giovani. L’omicidio al termine di una colluttazione tra i due: il padre della diciannovenne, un uomo di 46 anni ha detto che il colpo sarebbe partito da una pistola che aveva lo stesso ragazzo. Al padre della ragazza non piacevano le compagnie di Vincenzo De Stasio. Ieri sera il chiarimento avvenuto in una strada di Acerra, nel Napoletano, con un colpo di pistola che sarebbe partito in maniera accidentale durante la colluttazione dalla pistola con matricola abrasa in possesso del ragazzo, a detta del presunto assassino. L’uomo di 46 anni ha caricato in auto – non è ancora chiaro se fosse la sua o del ragazzo – il giovane per portarlo in un ospedale a Napoli ma, arrivato nella zona della Stazione centrale, si è reso conto che non c’era più niente da fare. E’ quindi andato dai carabinieri ed ha detto loro dove potevano trovare il cadavere.

Fonte ansa

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