E’ la prima volta dopo 100 anni. Non era mai successo prima. Ed è avvenuto nel modo più semplice in assoluto. E’ stata utilizzata una corda di lenzuola per scavalcare il muro mentre andava a messa nella chiesetta dell’istituto penitenziario. In questo modo, come nelle più classiche scene da film, un detenuto polacco, Robert Lisowski, è evaso dal carcere di Poggioreale a Napoli: è la prima volta in 100 anni. L’uomo, definito “pericoloso” dalla Questura, era stato arrestato nel dicembre 2018 per omicidio.
Lisowski, fa sapere la questura, è alto 1,80 circa, di corporatura magra, carnagione chiara, con capelli radi castano chiaro. Quando è evaso aveva la barba e un’andatura claudicante. Il detenuto polacco fu arrestato dalla polizia nei Quartieri Spagnoli di Napoli nel 2018, con l’accusa di avere assassinato un ucraino di 36 anni, suo amico, durante una lite scoppiata in un locale della città frequentato da cittadini dell’Est europeo. La lite, verosimilmente per una questione di donne, proseguì in strada dove il polacco, ubriaco, accoltellò a morte l’amico.
Il segretario dell’Osapp di Napoli, Luigi Castaldo, punta il dito sulla mancanza di personale. “Poco più di 200 unità di fronte a una platea di detenuti che supera di 800 unità la capacità massima”. Per l’Uspp (Unione sindacati polizia penitenziaria) “si è consumato l’ennesimo episodio di grave disordine: Poggioreale è un carcere con oltre 2.500 detenuti e con un poco personale che però in modo encomiabile, continua a svolgere il suo mandato istituzionale”.