Napoli fuori dall’Europa: l’Arsenal espugna il San Paolo

Il Napoli saluta l’Europa sommerso dai fischi del San Paolo e lanciano l’Arsenal in semifinale di Europa League. Il gol di Lacazette poco dopo la mezz’ora del primo tempo,cancella il sogno degli azzurri per restare nel calcio europeo che conta. La squadra di Ancelotti non riesce a reagire, non riesce a impostare il gioco più per proprio demerito e minuto dopo minuto si avvolge su se stessa. I partenopei non hanno creduto in se stessi e nemmeno hanno provato a ribaltare un risultato nonostante li condannasse alla giocare la partita dell’anno. Un atteggiamento condannato dai tifosi che hanno fischiato la squadra e intonato cori contro il presidente Aurelio De Laurentiis. Ora la squadra va rifondata dopo il primo anno di esperienza sulla panchina di Carletto Ancelotti. Il secondo posto in campionato è blindato ma il prossimo anno questa squadra, nonostante l’allenatore, non potrà fare grandi cose senza gli innesti giusti. Sarà costretta a restare sempre seconda e a non vincere nulla. Il presidente, con tutta la società, deve investire per far diventare il Napoli protagonista sia in Italia che in Europa.
Il primo anno di Carlo Ancelotti, sulla panchina degli azzurri, finisce in chiaroscuro: di più non poteva fare e il secondo posto, nonostante l’amarezza europea, resta un traguardo importante. Ma la piazza di Napoli chiede e si merita di più. I presupposti ci sono tutti. Ora la palla passa a De Laurentis.
La partita. Ancelotti scende in campo con il solito, il 4-4-2, cui risponde Unai Emery, che presenta la stessa formazione della gara d’andata con la sola eccezione di Xhaka al posto di Ozil. L’avvio del Napoli è timoroso, bisogna aspettare il 17’ per vedere la prima conclusione in porta. Callejon calcia su Cech il cross di Koulibaly scattato in contropiede. Lorenzo Insigne è in partita e si muove bene e da un suo taglio nasce il gol di Milik che l’arbitro annulla per un evidente fuorigioco dell’attaccante polacco. L’Arsenal gioca sostanzialmente d rimessa, non scopre, forte del risultato dell’andata, e chiude con ordine le ripartenze napoletane. Un atteggiamento tattico che porta gli inglese al vantaggio su un calcio di punizione battuto da Lacazette che beffa Meret mal posizionato tra i pali. Sul San Paolo cala il gelo e l’impresa si fa davvero ardua: per qualificarsi il Napoli dovrà segnare quattro gol. Impresa che non riesce perché la squadra non riesce a reagire: è mancato anche l’orgoglio. Ora si deve guardare al futuro ed impostare una squadra che si merita di essere protagonista in Europa e nel campionato italiano.

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