Napoli, l’orchestra suona l’inno franchista per re Felipe

Il momento storico è quello che è. Le accuse di totalitarismo vengono ventilate da più parti, ma non possono di certo riguardare il caso dell’orchestra che ha suonato l’inno franchista a Napoli, in virtù del Cotec, dinanzi al re Felipe VI, Juan Carlos e il presidente Sergio Mattarella.

Trattasi, con ogni probabilità, di una tanto semplice quanto involontaria svista: la musica nazionale della penisola iberica è stata riprodotta tenendo dentro pure i versi di Joseè Maria Peman, che in Spagna ricordano per essere stato particolarmente vicino, da un punto di vista politico-culturale, al regime di Francisco Franco. Una figura, quella del dittatore, che fa ancora discutere, ma che non dovrebbe essere celebrata con le solennità del caso o con il ripristino, durante cerimonie ufficiali, della musica propria di quel periodo. Una esecuzione che, come riporta il ‘Corriere della Sera’, ha fatto sì che il nostro capo di Stato optasse per delle scuse. Il re di Spagna, in ogni caso, non ha, almeno pubblicamente, sottolineato alcunché. Semplice stile regale oppure non si è accorto della “modifica” all’inno? Non sembra essere poi troppo importante. Felipe VI avrà in ogni caso potuto apprezzare la maestosità del teatro San Carlo di Napoli.

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