Un altro pezzo del cinema di Napoli che se ne va. Giacomo Furia, classe 1925, nato ad Arienzo nel casertano, si è spento presso la clinica Villaverde di Roma all’età di 90 anni. Tra centinaia di ruoli secondari, avrà il ruolo di vero protagonista solo in due film: L’oro di Napoli (1954, episodio Pizze a credito) in cui interpreta il personaggio di Rosario, ingenuo marito della bella pizzaiola Sophia Loren e ne La banda degli onesti (1956, regia di Camillo Mastrocinque), con Totò e Peppino De Filippo dove interpreta il nevrotico artista Cardone. Altre interpretazioni indimenticabili sono quelle ne Il medico dei pazzi, (1954, Mario Mattòli) e Totò, Eva e il pennello proibito. Nel 1997 è uscita la sua biografia: «Le maggiorate, il principe e l’ultimo degli onesti», 30 storie inedite su Totò, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, i fratelli De Filippo, Vittorio De Sica e Tina Pica, scritte dal giornalista Michele Avitabile e raccontate da Giacomo Furia, con una commovente lettera prefazione di Sofia Loren. Negli ultimi anni, si era dedicato al doppiaggio e alla pubblicità. Era stato il nonno di uno spot di una nota marca di merendine per ragazzi. I funerali dell’ultimo grande caratterista del cinema italiano e anche uno degli ultimi attori viventi che poteva raccontare il grande Totò, si terranno lunedì 8 presso la chiesa di San Saturnino a Roma in orario da stabilire.