14enne rumena, rapita da due suoi connazionali per ridurla in schiavitù e costringerla all’accattonaggio, con questa accusa padre e figlio, sono stati sottoposti a fermo. Il provvedimento, emesso dalla Dda di Napoli, è stato eseguito dai carabinieri. I fatti risalgono al dicembre scorso e si sono svolti nei comuni vesuviani di Ercolano e Torre del Greco. Secondo l’accusa, padre e figlio, 40 e 20 anni, residenti nel centro storico di Ercolano, hanno rapito la ragazza dalla sua abitazione a Serino, in provincia di Avellino che divideva con i genitori. Quindi l’hanno maltrattata per costringerla a praticare l’accattonaggio nei due comuni vesuviani, e non contenti, in caso di scarsi guadagni provenienti dall’attività, la poverina veniva anche percossa. Lo scorso 11 aprile la giovane romena è stata notata da una pattuglia di carabinieri, nei pressi del cimitero di Torre del Greco, mentre chiedeva l’elemosina. Confidatasi con i militari, ha fornito indizi sugli aguzzini. L’attività d’indagine che ha portato al fermo si è avvalsa delle dichiarazioni della minore e di altre persone informate sui fatti. Padre e figlio sono stati condotti nel carcere di Poggioreale. La minore è stata affidata ad una Casa Famiglia
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