Facebook avrebbe dovuto rimuovere tutti i contenuti lesivi dell’immagine di Tiziana Cantone, la 31enne napoletana suicidatasi lo scorso 13 settembre dopo che a sua insaputa sul web erano stati diffusi alcuni suoi video hard. A dirlo è il tribunale civile di Napoli Nord, con una decisione che segue di poche ore la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura partenopea della denuncia per diffamazione che era stata presentata dalla stessa Cantone nei confronti di 4 ragazzi, ritenuti responsabili della diffusione dei video su Whatsapp. Dopo i video, diventati virali , la ragazza era diventata protagonista su Facebook di insulti e prese in giro da tutta Italia.
Facebook Ireland aveva presentato ricorso al tribunale di Napoli Nord contro l’ordinanza degl giudice che imponeva l’immediata cessazione e rimozione di ogni contenuto riferito alla 31enne suicida. “Una decisione che rappresenta un elemento positivo e che compensa in parte la delusione della madre per la richiesta di archiviazione”, spiega a LaPresse l’avvocato Andrea, che assiste la famiglia Cantone in sede penale. Quanto alla richiesta di archiviazione, il legale spiega che “Siamo in attesa di conoscere le motivazioni del provvedimento, e dopo faremo alcune valutazioni. Abbiamo un limite, la persona offesa non c’è più. Valuteremo, una volta letto il provvedimento se c’è possibilità di chiedere ulteriori indagini e nel caso cercheremo di produrre alcune memorie”. La mamma della 31enne, aggiunge Imperato, ” è distrutta dalla vicenda”.