Champions: impresa Napoli, 2-1 al Borussia Dortmund

La notte dei sogni. Tutta Napoli è ritornata a rivivere quell’atmosfera che due anni fa, ha cullato tante notti dei napoletani, che dopo una partita non potevano poggiare la testa sul cuscino che dalle orecchie riecheggiavano le note dell’inno della Champions. E tutta Napoli non poteva immaginare un ritorno migliore. L’urna aveva deciso che al San Paolo sarebbe stato ospite il Borussia Dortmund, non l’ultima arrivata, una squadra che lo scorso anno è arrivata in finale dopo aver maramaldeggiato il Real Madrid. Il Borussia è una squadra che, in Bundesliga, si è già impadronita della leadership per non dire che, ad agosto, ne ha rifilate quattro al Bayern Monaco di Guardiola. C’erano tutte le condizioni per avere un po’ di timore ma, già alla vigilia della gara, in conferenza stampa Benitez ha detto che vuole bandire questa parola dal suo vocabolario. Timore di nessuno. Così si è visto in campo un Napoli autorevole sin dai primi minuti di gioco, entrambe le squadre giocavano con una grande aggressività, c’era un pressing asfissiante su ogni portatore di palla, il San Paolo si incendiava quando erano gli azzurri a recuperare la sfera, mentre, quando lo facevano i tedeschi dagli spalti si levavano fischi assordanti. Reina ha corso un brivido sulla percussione di Lewandowski, ma è rimasto l’unico squillo dei gli uomini di Klopp. Con quest’ultimo che è andato su tutte le furie dopo il vantaggio del Napoli. È successo che Subotic, rimasto per qualche minuto fuori dal rettangolo di gioco per un problema fisico, è rientrato in modo frettoloso mentre Zuniga pennellava il cross su cui si è avventato Higuain portando il Napoli in vantaggio. Così, in un San Paolo ribollente di entusiasmo, Klopp ringhiava a muso duro in faccia al quarto uomo che, richiamata l’attenzione dell’arbitro, ha comportato l’inevitabile allontanamento dal campo del tecnico tedesco. Il vantaggio ha ringalluzzito i partenopei che hanno continuato ad arrembare, giocando con grande piglio e intensità, e sul finire della prima frazione, Higuain, lanciato verso la porta, è stato fermato in modo irregolare da Weidenfeller, oppostosi con le mani al di là della sua area di competenza. Cartellino rosso per lui e Borussia in dieci. Così nel secondo tempo, si è visto un Napoli giganteggiare, la perla di Insigne poi, ha fatto salire ulteriormente i decibel dell’entusiasmo napoletano, la squadra azzurra, anche sul doppio vantaggio, ha continuato a sciorinare un calcio spettacolare, un autentico show al cospetto di una corazzata. Solo nel finale, c’è stata molta apprensione con l’autorete sfortunata di Zuniga che ha permeato di un certo pathos i minuti di recupero con i gialloneri, improvvisamente, rianimati. Ma non c’è stata più la possibilità di cambiare il risultato, la contesa se l’è aggiudicata il Napoli, c’era molta fiducia, ma non si pensava di fornire una prestazione così convincente. Gli applausi sono tutti per Benitez e i suoi ragazzi, davvero si vede in campo una squadra diverso rispetto a quella degli ultimi anni, c’è un atteggiamento da grande, un’eleganza tra la concretezza, un portamento degno dei signori del calcio. Napoli è autorizzata a sognare.  Al Meazza è andata in scena la partita del Milan che in soli 3 minuti ha risolto la partita contro il Celtic con 2 gol. I rossoneri sono andati a segno con Zapata al 37′ della ripresa e Muntari, al 40′, ha archiviato il match.

 

Tutti i risultati:

 

Schalke 04 – Steaua Bucarest  3-0

Chelsea – Basilea   1-2

Marsiglia – Arsenal   1-2

Austria Vienna – Porto   0-1

Atletico Madrid – Zenit San Pietroburgo   3-1

 

 

Maurizio Longhi

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