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“O questo Paese cresce insieme o non cresce”. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo le parole nette pronunciate ieri sull’inesistenza di un popolo padano e di uno Stato lombardo-veneto, torna a battere sulla necessità dell’unità della Nazione. Il pensiero del capo dello Stato è sempre lo stesso e non muta di un millimetro: l’Italia è e resta unica e solo unita, senza divisioni tra nord e sud, potrà crescere e affrontare le nuove sfide mondiali. Divisioni sono fuori luogo e la Carta è chiara. Concetti, questi, che sono stati ribaditi anche questa mattina, nel corso della sua seconda giornata di visita a Napoli, rispondendo alle domande dei giornalisti al termine dell’apertura del 200esimo anno accademico della facoltà di ingegneria dell’Università Federico II di Napoli.Ma le esternazioni del presidente della Repubblica, soprattutto “l’idea grottesca della Padania”, non sono piaciute agli esponenti della Lega Nord di Umberto Bossi. “Le parole del Capo dello Stato non inquinano i nostri rapporti”, tiene a precisare il ministro del carroccio, Roberto Maroni, nel tentativo di bloccare sul nascere qualsiasi polemica con l’inquilino del Quirinale. E aggiunge, “A Napolitano, ha sottolineato Maroni, ”ha già risposto la Padania e io non ho nulla da aggiungere. Inoltre io non commento le dichiarazioni dei rappresentanti istituzionali, tanto meno quello del Capo dello Stato. Prendo atto e basta. Sono opinioni note e non mi pare ci siano grandi novità nelle sue parole”.
