Napolitano: “Riforme concordate ma alleanza a termine”

Un cammino comune con l’intento di promuovere riforme. E’ in sostanza questo il messaggio che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, intervistato da Eugenio Scalfari lancia ai partiti, invitandoli a lasciare da parte i propri interessi personali, evitando in tal senso “di sventolare ognuno la propria bandiera”. “Salvaguardare la continuità istituzionale non significa conservare l’esistente”, ha detto il Capo dello Stato, rispondendo alle domande del fondatore del quotidiano ‘La Repubblica’, a Firenze.  “In questo momento io sono per le riforme. Io sono per le riforme che devono essere nella maggior misura possibile concordate”.

“Se ognuno adesso sventola la sua bandiera – aggiunge -, io non sono intenzionato a rivivere l’incubo di quei mesi durante i quali nella commissione Affari costituzionali del Senato si è pestata l’acqua nel mortaio e non si è stati capaci di partorire nessuna riforma elettorale avendo tutti i partiti giurato che bisognava farla”.

Le riforme, prosegue il presidente, “debbono essere nella maggior misura possibile concordate, fermo restando che poi un’alleanza politica è sempre un’alleanza a termine, in modo particolare quando è un’alleanza eccezionale come lo è quella attuale”.

“Bisogna creare le condizioni, anche con una certa discrezione, per una intesa per una nuova legge elettorale, indipendentemente dai correttivi urgenti che possa suggerire la Corte Costituzionale”, dice Napolitano a Scalfari.

Al momento delle prime fumate nere era chiaro “il senso dell’impotenza parlamentare ed istituzionale” e “allora ho detto di sì per senso delle istituzioni, perché ho ritenuto si dovesse salvaguardare la continuità istituzionale”, conclude.

 

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