“I terremoti non si prevedono, ma molto si può fare perché sia possibile reggere un urto fatale”. E’ quanto ha affermato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nell’incontro con le autorità delle regioni colpite dal sisma dell’Emilia Romagna. Il Capo dello Stato chiede un “piano di messa in sicurezza nazionale contro il rischio sismico”.
“C’è molto da calibrare, molto da rivedere per evitare che si abbiano delle vittime”, ha detto ancora. “L’Italia – ha aggiunto – è un Paese che corre rischi che potrebbe anche non correre”. “Lo Stato è qui, è nelle istituzionali nazionali, a Palazzo Chigi, al Quirinale, in tutti i Comuni oggi all’opera” per affrontare l’emergenza ed avviare la ricostruzione, ha detto Napolitano. Uno dei grandi problemi da affrontare è “il rischio del regresso delle attività produttive” ha sottolineato il Presidente della Repubblica. Bisogna “evitare che se ne vadano le aziende che non possono riprendere le attività in poco tempo”, ha sottolineato il Capo dello Stato.
E’ vero, “facciamo i conti con una crisi che si accanisce in particolare sull’Eurozona, ma – ha esortato – possiamo far leva sui nostri punti di forza”. E questo deve arrivare all’obiettivo di “tenere ferme le conquiste dello sviluppo competitivo”.