La condizione lavorativa in Italia è allarmante. E’ quanto dichiara il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano secondo cui quello della disoccupazione “é il problema più serio che abbiamo, non possiamo essere tranquilli e soddisfatti rispetto all’attuale condizione dei giovani in Italia”.
Ocse taglia stime pil, Ue:”Europa a rischio povertà”. Cattive notizie per l’economia italiana. L’Ocse ha rivisto al ribasso le sue stime per il Pil del Belpaese nel 2012, prevedendo un -2,4%. Lo riporta l’ultimo Interim Assessment. Nelle stime emesse a maggio, la previsione era di un -1,7%.
“Alcuni Paesi, come l’Italia, che stanno conoscendo degli aggiustamenti, non hanno fatto ancora abbastanza per ristabilire la competitività”, ha dichiarato il capo economista Ocse, Pier Carlo Padoan sottolieando che la “mancanza di competitività accumulata nel tempo” è uno dei principali problemi dei Paesi Sud eurozona, fonte di squilibrio.
Preoccupante inoltre, secondo l’Ue, anche la situazione dell’occupazione, soprattutto in relazione al fatto che in Europa circa “116 milioni di persone sono a rischio di povertà”. E’ scritto nel documento della Commissione europea per la conferenza ‘Jobs 4 Europe’. Nel testo si denuncia che, oltre all’aumento della disoccupazione (arrivata all’11,2% nell’eurozona), “il lavoro è diventato anche più precario”: “Quasi il 94% dei lavori creati nel 2011 sono part-time e il 42,5% dei giovani ha contratti a tempo determinato”.