Una delle norme previste dal decreto economico sull’emergenza Coronavirus prevede più tempo per chi ha perso il lavoro, e ha diritto alla NASpI o alla DIS-COLL, per presentare la domanda. Nel dettaglio ci sono 128 giorni (e non più 68) per presentare la domanda di disoccupazione senza incorrere nella decadenza. Vale per l’intero anno, quindi per gli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020.
Due mesi in più di tempo anche per l’incentivo all’autoimprenditorialità, che riguarda coloro che chiedono la Naspi in un’unica soluzione (quindi, ora possono presentare domanda entro tre mesi dall’interruzione del rapporto di lavoro).
NASpI
La Naspi è il sussidio di disoccupazione attivo dal 1° maggio 2015, istituito dal decreto legislativo numero 22/2015. E’ rivolta a tutti i lavoratori dipendenti, sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, sia del settore pubblico che di quello privato. Destinatari della Naspi sono i lavoratori che:
- hanno perso il lavoro in maniera involontaria o si sono dimessi per giusta causa (rientrano anche coloro che hanno risolto un rapporto di lavoro con la conciliazione)
- hanno maturato almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti alla disoccupazione
- hanno maturato almeno 30 giorni di lavoro effettivo nei mesi precedenti all’inizio della richiesta del sussidio di disoccupazione.
DIS-COLL
La DIS-COLL, l’assegno di sostegno al reddito che spetta invece a collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, assegnisti di ricerca e dottorandi di ricerca con borsa di studio che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione.
Sia per la NASpI che per la DIS-COLL le regole ordinarie (precedenti alla proroga contenuta nel dl 18/2020), prevedevano l’obbligo di presentare la domanda entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, pena la decadenza dalla prestazione. Per “agevolare la presentazione delle domande di disoccupazione NASpI e DIS-COLL, in considerazione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, viene previsto che nel 2020 ci siano, appunto, 128 giorni di tempo (circa quattro mesi).
C’è dunque una retroattività, per cui chi è rimasto disoccupato in gennaio e non ha ancora presentato domanda di Naspi, ha ancora tempo per fare la domanda anche se sono già passati 68 giorni (perché non ne sono invece passati 128). In pratica, i termini sono ancora aperti per tutti coloro che sono rimasti disoccupati nel 2020.