Natale 2022, la Sicilia pronta a spendere quasi 1,8 miliardi – Appello per sostenere l’economia del territorio: “Acquistiamo locale”

Per i regali di Natale, compra artigiano. Anche quest’anno Confartigianato Imprese Sicilia lancia un forte appello per fare acquisti sul territorio per sostenere l’economia locale, scegliendo dei doni frutto del lavoro dei maestri artigiani.

L’elevata inflazione causata dalla crisi energetica, scoppiata lo scorso anno e amplificata dopo l’invasione dell’Ucraina, condiziona le scelte dei consumatori nel mese di dicembre, tradizionalmente caratterizzato dai regali sotto l’albero. Non solo doni ma anche prodotti alimentari per preparare il cenone e il pranzo delle feste. Acquisti che valgono tantissimo per l’artigianato. Le spese legate alle festività, infatti, in Sicilia ammontano a 1.786 milioni di euro Sicilia, il 7,9% del totale di 22.733 milioni di euro in Italia. Eppure la maggiore spesa prevista per il mese di dicembre, sostenuta dal pagamento delle tredicesime, viene in parte spiazzata dal caro bollette.

37,5% artigianato regionale, superiore al 30,6% Italia, con 48.593 addetti, 5,4% del totale Italia e 39,8% addetti artigianato regionale, superiore a 34,8% Italia e 4° in Italia.

Otto province siciliane su nove sono tra le prime 30 province italiane più specializzate nei prodotti e nei servizi artigianali più venduti a Natale: Palermo è undicesima, Agrigento e Caltanissetta (14°e 15° posto) seguono al 16° e 17° posto Trapani e Catania, diciannovesima Messina. E ancora Enna al 24° posto e infine Siracusa al 26°.

“Comprare artigiano – dicono Daniele La Porta e Andrea Di Vincenzo, presidente e segretario di Confartigianato Sicilia – significa sostenere non solo l’imprenditore, i suoi dipendenti e le rispettive famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura cristallizzata nel sapere artigiano nonché al benessere della comunità, garantendo sia la remunerazione del lavoro e dei fattori produttivi locali sia il gettito fiscale necessario per sostenere il sistema di welfare. Oltre alla campagna di sollecitazione per gli acquisti locali – aggiungono – la nostra federazione richiama sempre l’attenzione sull’affidarsi a professionisti e non cadere nella trappola dell’abusivismo. Motivo per il quale, anche in questo mese di dicembre abbiamo rilanciato il video che abbiamo realizzato lo scorso anno dal titolo ‘Regalati un natale senza imprevisti – affidati alle imprese artigiane’”.

Il valore artigiano di un regalo di Natale. I prodotti e servizi offerti dalle imprese artigiane italiane sono caratterizzati da una artigianalità basata sul valore del lavoro, sull’ascolto del cliente e sulla personalizzazione del prodotto, a cui si associa l’alta qualità delle materie prime e dei prodotti realizzati. In molte realizzazioni trova una sintesi la cultura secolare della manifattura artistica e della rielaborazione dei materiali. Lavorazioni a regola d’arte caratterizzano prodotti ad alta creatività, innovazione e originalità.

I prodotti e servizi dell’artigianato sono focalizzati sulla domanda di prossimità, grazie alla profonda conoscenza del mercato del locale da parte degli imprenditori, e a cui si rivolge la consulenza e il supporto ai clienti per installazioni e riparazioni, queste ultime garanzia di una maggiore circolarità e di una riduzione dei rifiuti.

Il caleidoscopio delle produzioni artigianali alimentari. Le principali e più peculiari attività delle imprese artigiane sono le  panetterie e lavoratori che producono dolci, biscotti, prodotti secchi da forno, prodotti di pasticceria conservati, snack dolci o salati e possono anche effettuare vendita diretta al pubblico, pasticcerie e gelaterie che producono prodotti freschi – negli ultimi anni presidi di artigianato ed innovazione alimentare grazie a grandi lievitati diversi da quelli solitamente offerti dal sistema industriale più massificato – e offrono anche servizi di ristorazione tramite la vendita diretta al pubblico, bar che alla somministrazione diretta stanno affiancando sempre più la vendita di prodotti artigianali, pastifici che producono paste alimentari fresche e secche, ma anche cuscus e gnocchi, salumifici che producono carne essiccata, salata o affumicata e salumi, le imprese delle filiera lattiero-caseari, imprese che producono tè, caffè, cacao, cioccolato, caramelle, confetti, condimenti e spezie, imprese che producono vini, distillati, birre, queste ultime in forte ascesa negli ultimi anni grazie soprattutto a microbirrifici. Da non dimenticare poi rosticcerie, friggitorie, pizzerie, pizzerie a taglio, birrerie, pub, enoteche, catering, banqueting, banchi del mercato che preparano cibo per il consumo immediato, venditori di street food, attività di recente e crescente fortuna, ed esercizi che fanno solo take-away.

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