Sotto l’albero di Natale, ogni anno, spesso arrivano i regali più attesi. In questo caso, però, insieme a Babbo Natale, potrebbe arrivare una sorpresa molto meno gradita. Da qualche anno in Italia, infatti, si è riscontrata la presenza della Zanzara Coreana (Aedes Koreicus), appena più grande della zanzara tigre e che rappresenta una nuova minaccia per la salute umana e animale. Questo insetto è infatti capace di trasmettere anche il virus dell’encefalite giapponese e la filariosi, pericolosi per l’uomo e gli animali.
Il primo avvistamento di questa specie invasiva di origine asiatica è stato nel 2011 nella provincia di Belluno e ad oggi, in Italia, è presente in almeno 5 regioni – Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia e Liguria. Questo perché la zanzara coreana ha una diffusione molto rapida e, a differenze della zanzara tigre, è in grado di sopravvivere a temperature molto basse e altitudini maggiori. Inoltre l’espansione di questo insetto viene agevolata dal trasporto passivo per mezzo di autoveicoli privati o per il trasporto merci. Trova il suo habitat ideale nei luoghi umidi con presenza di ristagni d’acqua.
L’Aedes Koreicus, come la zanzara tigre, utilizza per la riproduzione contenitori artificiali (es. vasi, penumatici, vivai, cimiteri, binari stradali), ma anche habitat naturali (es. fossati); le larve di entrambe le specie sono state trovate in alcuni casi negli stessi siti di riproduzione. Grazie alla sua tolleranza alle temperature piuttosto basse (fino a 10°C), la zanzara coreana riesce a colonizzare aree collinari e montuose, non raggiunte dalla zanzara tigre. Non sorprende quindi che, secondo i dati dell’Osservatorio Rentokil, nel 2019 le richieste d’intervento nel periodo autunno-inverno contro le zanzare sono aumentate del 44% rispetto al 2018.
«La zanzara coreana si differenzia dalla zanzara tigre, oltre che per le dimensioni maggiori, per la mancanza della linea bianca sul dorso e per la sua attività prevalentemente diurna – commenta Ester Papa, Technical Manager di Rentokil Italia – Per difendersi da questa specie, valgono gli stessi rimedi utilizzati nel periodo primaverile e estivo: continuare a utilizzare zanzariere e repellenti, mantenere gli spazi esterni in ordine, tagliando la vegetazione e rimuovendo l’acqua stagnante da sottovasi e secchi. In generale, anche d’inverno non bisogna abbassare la guardia nella lotta alle zanzare poiché sia le uova sia le zanzare in forma adulta possono entrare in ‘diapausa’, uno stato di ibernazione che le rende inattive fino al loro risveglio nel periodo più caldo».
Le zanzare riescono quindi a restare in vita anche nel periodo più freddo, annidandosi in luoghi come garage, cantine e spazi esterni con un microclima adatto alla loro sopravvivenza. Il continuo monitoraggio di questi spazi è fondamentale per evitare di “allevare il nemico” in casa propria.