Nato, oltre il 75esimo anniversario, per summit a Washington con guerra in Ucraina al centro dei colloqui

Giornata cruciale ieri a Washington, dove è  iniziato il vertice Nato per i 75 anni dell’Alleanza. In questo summit si ufficializza anche la nuova guida di Mark Rutte, si dà il benvenuto alla Svezia come 32eismo alleato, e si osserva l’esordio internazionale del nuovo premier britannico laburista Keir Starmer. Presenti la premier Meloni e il ministro della Difesa Crosetto. La presidente del Consiglio dice di aspettarsi dal summit un grande messaggio di unità e il sostegno all’Ucraina.

“Insieme ai nostri alleati annunceremo nuove misure per rafforzare la difesa aerea di Kiev, per aiutarla a proteggere le sue città e i suoi civili dagli attacchi della Russia”, ha anticipato il presidente americano Joe Biden, alla vigilia dell’avvio dei lavori, dopo l’attacco russo all’ospedale pediatrico di Kiev. Ma proprio per Biden questo summit sarà cruciale, in una settimana forse decisiva per il suo destino politico. Intanto il Cremlino ha fatto sapere che seguirà “con la massima attenzione” il vertice, come si apprende dalla Tass.

Biden si appresta ad affrontare un vero e proprio tour de force tra cerimonie, una cena alla Casa Bianca, lavori istituzionali, bilaterali (anche con Volodymr Zelensky) e – soprattutto – conferenza stampa finale. Tre giorni in cui tutti gli occhi e le telecamere saranno puntate su di lui, pronti a scrutare ogni gesto, il tono della voce, i suoi riflessi, con il rischio di oscurare in parte quel vertice dove anche tra i suoi alleati serpeggiano timori sulla sua salute e sul futuro del sostegno a Kiev.

Gli alleati della Nato intendono fare capire a Mosca che il sostegno all’Ucraina è permanente e che il presidente russo Vladimir Putin “sbaglia di grosso” a pensare di poterlo superare.

I leader delle 32 nazioni dell’Alleanza Atlantica sono a Washington per il vertice annuale e per celebrare il 75° anniversario dell’alleanza, dove sono attesi nuovi annunci sulla difesa aerea per l’Ucraina, compreso l’invio di missili Patriot.

Ma il vertice non è affatto un punto di svolta per l’Ucraina nella Nato e non arriverà un invito a Kiev ad aderire all’Alleanza. I leader si dovrebbero impegnare piuttosto a 40 miliardi di euro di contributi militari per il prossimo anno e alla costruzione di una missione di addestramento e assistenza alla sicurezza per le forze ucraine. Tutto questo per “istituzionalizzare” un ponte per l’adesione dell’Ucraina quando “sarà il momento giusto”, hanno detto a Euronews fonti della Nato.

La nuova iniziativa, provvisoriamente denominata Nato Security Assistance and Training for Ukraine (Nsatu), diventerà il principale forum dell’Alleanza per l’addestramento dei militari ucraini e il coordinamento delle forniture di armi. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà a Washington per tenere diversi incontri bilaterali e per ospitare un evento speciale con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, rivolto agli alleati e ai partner non appartenenti alla Nato che hanno firmato accordi bilaterali di sicurezza con l’Ucraina.

Secondo Michael Carpenter, direttore senior per l’Europa del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, oltre ai previsti annunci di nuovi contributi militari, l’Alleanza consoliderà il sostegno a lungo termine all’Ucraina. Invieremo un “segnale forte a Putin: se pensa di poter superare la coalizione di Paesi che sostengono l’Ucraina, si sbaglia di grosso”, ha detto Carpenter:  “Gli alleati istituiranno un nuovo comando militare della Nato in Germania per coordinare l’addestramento e l’equipaggiamento e aiutare l’Ucraina a sviluppare forze future’’.

Questa formalizzazione degli aiuti all’Ucraina mira a evitare future carenze, che si sono rivelate disastrose sul campo di battaglia negli ultimi mesi. È un piano proposto dal segretario generale uscente, Jens Stoltenberg, ideato per tenere l’Ucraina tra le priorità della Nato in particolare nel caso in cui salgano al potere Donald Trump negli Stati Uniti o altri governi ostili agli sforzi pro-Ucraina in Europa.

Il vertice si svolge dopo l’attacco missilistico russo a un ospedale pediatrico di Kiev, avvenuto lunedì. Gli Stati Uniti, che presiedono il vertice, hanno chiesto un’indagine per crimini di guerra sull’attacco, dopo che sono emerse immagini di infermieri, medici e genitori che si prendono cura nella struttura dei bambini malati di cancro o affetti da patologie chirurgiche. Fonti della Nato ritengono che si tratti di un messaggio deliberato in vista del vertice, poiché Putin cerca spesso di oscurare gli eventi internazionali con provocatorie dimostrazioni di “forza”.

“La mia aspettativa è che la Nato nel suo 75mo anniversario, e in un momento storico molto particolare, mandi un grande messaggio di unità e di capacità di adattamento ad un mondo che sta cambiando”: ha detto Giorgia Meloni ai cronisti a Washington: “L’Italia porta l’attenzione necessaria sul fronte sud dell’Alleanza, che è inserito al momento nelle conclusioni del vertice che si attende,  chiaramente,  anche il sostegno all’Ucraina. Un sostegno che non mancherà neppure in questo vertice”.

Quanto al focus dell’Italia sul fronte sud, Meloni ha osservato che si tratta di una “dimostrazione di come la Nato deve saper immaginare il suo ruolo in un contesto geopolitico estremamente complesso”.

“Le immagini dei bambini malati oncologici per strada a seguito del bombardamento dell’ospedale pediatrico di Kiev mi sembrano spaventose. Quando si aggredisce così la popolazione civile, e lo si fa con questa veemenza accanendosi sui bambini, i segnali che arrivano sono decisamente altri rispetto a quelli che una certa propaganda russa vorrebbe far passare”.

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