Naufragio Giglio: 12 indagati, tra loro anche il commissario eroe Manrico Giampedroni

Novità nelle indagini sul naufragio della Costa Concordia. Tra le 12 persone coinvolte nell’inchiesta, infatti, spunta a sorpresa anche il nome del commissario eroe Manrico Giampedroni, che salvò decine di turisti prima di rimanere ferito, ed essere estratto ore dopo dal relitto della Concordia. Secondo quanto emerso da fonti giudiziarie, per lui si profila l’ipotesi di cooperazione in omicidio colposo. In sostanza, non gli vengono contestati errori di manovra o di rotta, come ad altri, ma irregolarità legate al suo ruolo di hotel director, quindi di assistenza ai passeggeri. In totale dunque gli indagati sono dodici. Nove con l’avviso di fine indagini, tre dei quali con una possibile richiesta di archiviazione, e tre nuovi indagati rispetto all’incidente probatorio. Questi sono, appunto, Giampedroni, il timoniere indonesiano Jacob Rusli, che non avrebbe capito gli ordini di Schettino, contribuendo cosi’ a far avvicinare la nave agli scogli, e il secondo ufficiale Simone Canessa, cartografo, accusato di aver pianificato male e superficialmente le nuove rotte. L’archiviazione dovrebbe interessare il secondo ufficiale di coperta Salvatore Ursino, il comandante in seconda Roberto Bosio, e l’ufficiale di bordo Andrea Bongiovanni. Gli altri indagati sono il comandante Francesco Schettino, gli ufficiali Ciro Ambrosio e Silvia Coronica, e i manager dell’unita’ di crisi di Costa Crociere Roberto Ferrarini, Manfred Ursprunger e Paolo Parodi. Stando a indiscrezioni raccolte tra fonti degli inquirenti, alla fine la richiesta di rinvio a giudizio, attesa per meta’ febbraio, dovrebbe riguardare otto/nove persone.

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