Naufragio perpetuo

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, l’articolo inviatoci da James Hansen:
La barca a vela in uno stato di naufragio permanente è un’opera dell’artista “concettuale” parigino Julien Berthier. Dopo aver recuperato la carcassa di una barca naufragata per davvero, nel 2007 l’artista la segò a metà, costruendo una nuova chiglia poco sotto la linea di galleggiamento. Il natante tronco fu poi rimesso in condizione di prendere il mare, per quanto in una posizione di “prua all’ingiù” che suggeriva come la fine fosse vicina.

Berthier la battezzò “Love-love” e spiegò che avrebbe dovuto simboleggiare “la speranza perduta e la morte”. Nel 2008 portò la sua creazione, attrezzata con un sistema a propulsione elettrica, in navigazione su per il Tamigi, in Inghilterra, passando per Londra e sconcertando non poco i testimoni, che andavano continuamente rassicurati: “No, no, tutto va bene, non ho bisogno d’aiuto…”

L’artista trovò comunque opportuno avvertire la guardia costiera e le autorità portuali prima di andare in giro con l’insolito mezzo. La curatrice del suo “happening” londinese, Caroline Jones, contrastò la deprimente spiegazione data dall’artista circa il senso della sua opera: “Penso sia dopotutto un pezzo ottimistico, perché non naufraga mai per davvero”. Berthier in seguito ebbe un altro motivo per esserne contento. La barca fu poi acquistata da un collezionista d’arte per 50mila sterline…

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