La polizia russa ieri sera ha fermato alcuni collaboratori del leader dell’opposizione Alexiei Navalny.
Secondo la testata online Meduza, a Mosca gli agenti hanno fermato la portavoce del dissidente, Kira Yarmish, e Gheorghi Alburov, che lavora per il dipartimento investigativo della Fondazione anticorruzione di Navalny.
Il Cremlino ritiene inammissibili le proteste contro l’arresto dell’avversario numero uno di Putin, Alexiei Navalny, in programma sabato. “La posizione – ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov – può essere una sola: in favore della necessità incondizionata del rispetto della legge, dell’inammissibilità dell’organizzazione di azioni illegittime e soprattutto di inviti a farvi partecipare giovani, bambini e così via”. Lo riporta l’agenzia Interfax. Intanto, la polizia di Mosca ha annunciato che intende bloccare i tentativi di organizzare delle proteste di massa contro l’arresto dell’oppositore Alexiei Navalny. “I tentativi di organizzare un evento pubblico non autorizzato nonché eventuali azioni provocatorie da parte di chi vi partecipa verranno considerati come una minaccia all’ordine pubblico e saranno immediatamente repressi”, ha dichiarato la polizia della capitale russe, secondo l’agenzia Interfax.
“Oggi, nella mia telefonata col presidente Vladimir Putin ho ribadito che l’Ue è unita nella sua condanna per la detenzione di Alexey Navalny e ne chiede l’immediata scarcerazione”. Così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, su Twitter. “La Russia deve fare immediatamente un’indagine completa e trasparente sul tentativo di uccidere” l’oppositore, aggiunge.
I social network “stanno rimuovendo” le informazioni “rivolte ai minori” relative alla partecipazione a raduni di massa non autorizzati – ovvero l’invito rivolto da Alexey Navalny ai suoi sostenitori di scendere in piazza, sulla base della richiesta dell’Ufficio del procuratore generale e delle notifiche dell’autorità per le Telecomunicazioni (Roskomnadzor). Lo ha detto il servizio stampa Roskomnadzor in un comunicato, ripreso da Interfax.